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Miele di favo: cosa è, proprietà, come usarlo e acquistarlo

Tra i prodotti dell’alveare il miele è quello di uso più comune, ma esistono delle differenze tra i vari tipi di nettare delle api esistenti che non tutti conoscono e oggi voglio spiegati cosa è il miele di favo e perché preferirlo a quelli di altre varietà.

Da quando ne ho scoperto l’esistenza tanti anni fa in Sardegna, mangiarlo sul pane tostato o assieme ai waffle a colazione è per me una golosa e salutare consuetudine a cui non rinuncerei per nessuna ragione al mondo, poiché il suo consumo mi permette di trarne grandissimi benefici per l’organismo in generale, rafforzare le difese immunitarie e prevenire e combattere diverse malattie.

Se  conosci poco o per niente questo superfood chiamato anche “ miele in favo ”, non hai mai manifestato sintomi di intolleranza a qualsiasi tipo di miele e t’interessa poter valutare la possibilità di servirtene anche tu a vantaggio della tua salute, prenditi qualche minuto di tempo per leggere questo mio post e poi sarai in grado di capire se è il caso o no d’ inserirlo nella tua dieta, consumandolo nature, usandolo come dolcificante e impiegandolo in cucina.

Cosa è un favo e come gli apicoltori ne ricavano il miele

Mentre l’arnia è la struttura artificiale ideata dall’uomo per ospitare le api e l’alveare ne è la “ casa ” naturale costituita da diversi favi contigui disposti a semicerchio, il favo è un insieme di celle di cera dalla forma esagonale che le api costruiscono nel loro momento di massimo sviluppo per immagazzinare e proteggere al suo interno miele, polline e larve.

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Il materiale che gli operosi insetti adoperano per realizzare ogni cella, alla cui costruzione lavorano in almeno 120, è la cera d’api, sottoprodotto del miele secreto da ghiandole situate sul loro addome tra aprile e maggio e usato dall’uomo fin dall’antichità per le sue proprietà emollienti, filmanti e battericide.

Le api operaie creano il favo partendo dalla sommità di ognuna delle sezioni che lo compongono, allineandone i “ vani ” in senso orizzontale e dandogli la tipica conformazione “ a nido d’ape ” che permette loro di risparmiare cera e spazio, poiché ciascuna parete di una cella è comune a quella contigua, mentre costruiscono separatamente ai lati del favo le celle più spaziose destinate all’ape regina che riempiranno di pappa reale invece che di miele.

Ciò dimostra che questi insetti evoluti appartenenti al genere Apis mellifera, oltre ad essere assai operosi, sono dotati anche di innata efficienza geometrica.

Api operaie chiudono le celle del favo colme di miele con la cera

Quando le celle, che le api operaie igienizzano e ne tappano le fessure con la propoli, sono state riempite di miele e di polline, gli infaticabili insetti la chiudono con opercoli di cera.

Da quando sono state inventate nel 1851 dall’abate Lorenzo Langstroth, gli apicoltori  utilizzano le cosiddette “ arnie razionali ” o “ arnie a favi mobili ” a forma di scatola, dotate di telai e in cui il nido, dove le api mellifere collocano le larve e le riserve di cibo necessarie ad allevarle e ad alimentarsi in inverno, è separato dal melario, in cui le api conservano il miele eccedente prodotto in estate.

Grazie alla divisione di un’arnia in 2 parti, gli allevatori di api possono prelevare dal melario una parte del nettare dei preziosi insetti quando è maturo senza creare loro danno e rischiare di ucciderli.

L’estrazione del miele dal favo avviene prima asportando con un apposito strumento a forma di paletta con denti fitti il tappo di cera dalle celle che lo compongono e poi sottoponendole a centrifuga nello smielatore.

Il miele così ottenuto viene poi quasi sempre pastorizzato ad alte temperature che, assieme alla neutralizzazione dei batteri, causano inevitabilmente la perdita di buona parte degli enzimi e dei micronutrienti contenuti inizialmente nell’alimento.

Cosa è il miele in favo e sue proprietà benefiche

Il miele di favo integrale, chiamato anche “ pane delle api ” e prodotto dalle stesse senza alcun intervento e manipolazione da parte dell’uomo, è un alimento grezzo del tutto vergine e costituisce uno dei migliori integratori naturali esistenti al mondo perché è ricchissimo di proprietà benefiche.

Miele di favo nel favetto di legno

Per ottenerlo, i pochi apicoltori che lo producono mettono i cosiddetti “ favetti ” (appositi supporti in legno o in plastica alimentare) nei telai ubicati nel melario, li lasciano colmare dalle api del loro nettare e, una volta che questo è maturato, ne dividono il contenuto in vasetti o lo lasciano intero e lo confezionano idoneamente per il trasporto per poi venderlo senza averlo prima lavorato in alcun modo.

Grazie al fatto che non viene sottoposto né a pastorizzazione né a centrifugazione ( anche la centrifuga scalda gli alimenti e li depaupera in parte), il miele in favo conserva intatte le proprietà benefiche dello stesso e della propoli e del polline presenti nelle celle di cera, anch’esse commestibili e gradevoli a masticarsi, che lo contengono.

Proprio perché contiene anche propoli e polline lattofermentato e non subisce trattamenti di sorta che possano alterarne e diminuirne le proprietà benefiche e caratteristiche organolettiche, gli esperti lo considerano nutrizionalmente superiore al comune miele in vasetti del supermercato che viene sottoposto a lavorazioni innaturali per facilitarne la raccolta e la conservazione.

Nel miele in favo, il cui consumo mi è stato prescritto in occasione di un ritardo di consolidamento di un osso che mi ero fratturata dal compianto professor Luciano Pecchiai, primario dell’Ospedale dei Bambini “Vittore Buzzi”  e fondatore del Centro di Eubiotica Umana, sono presenti:

  • oligoelementi
  • zuccheri semplici
  • proteine
  • vitamina K
  • polifenoli
  • antiossidanti
  • minerali
  • enzimi

Essendo un vero e proprio cocktail dei prodotti delle api, questo miele grezzo apporta all’organismo di chi lo consuma anche gli aminoacidi, il betacarotene e le vitamine B, C, D ed E contenute nel polline e gli oligoelementi, gli oli essenziali e le vitamine A e PP presenti nella propoli.

L’alimento, che, grazie alla presenza dell’enzima glucosio ossidasi, ha proprietà battericide e antimicotiche che proteggono dalla Candida albicans e dall’insorgenza di malattie intestinali fungine e batteriche, non ha particolari controindicazioni e il suo consumo, che fornisce all’organismo energia immediata e che stimola l’attività intellettuale, è particolarmente consigliato in caso di anemia, mancanza di appetito, stress fisico e mentale e a chi ha difficoltà di concentrazione.

Come usare e conservare il miele di favo

Il miele di favo, che, non essendo stato sottoposto a trattamenti, conserva intatti i volatili aromi tipici del prodotto integrale, è più consistente e profumato ed ha un sapore meno dolce rispetto a quello in vasetto centrifugato e pastorizzato e talvolta può anche presentare un lieve retrogusto amarognolo, simile a quello della gelatina di Taraxacum officinale, a seconda del tipo di fiori presenti nella zona.

Lo si può impiegare sia ad uso interno sia ad uso topico, come, ad esempio, nell’impacco per capelli secchi, come maschera per ammorbidire la pelle ed eliminarne eventuali punti neri o nella preparazione casalinga della ceretta e consumare da solo, spalmato su una fetta di pane o in accompagnamento a formaggi, insaccati, cereali e frutta fresca.

Io adopero questo miele grezzo anche per dolcificare bevande, yogurt, latte acido e per decorare e arricchire gelati e dessert.

Evito, però, di impiegarlo in ricette di cucina e nella preparazione di dolci che richiedono la cottura in cui utilizzo un miele di minor pregio da usare come edulcorante e aromatizzante, perché il contatto con un calore superiore a 40° ne inibirebbe i benefici che l’organismo può trarne assumendolo crudo.

Le celle di cera, che gli estimatori dei prodotti dell’arnia mangiano assieme al loro contenuto e non masticano da sole a mo’ di chewing-gum come piace fare a me, vanno consumate anch’esse, perché edibili, dal buon sapore e contenenti sostanze che favoriscono che regolarizzazione delle funzioni intestinali.

Alcune persone aggiungono il miele integrale al condimento di insalate preparate con verdure dal sapore amarognolo, ma io evito di farlo, perché trovo che il gusto del prodotto apiario non si sposi bene con quello degli ortaggi in genere.

Si può conservare il miele di favo anche per alcuni anni senza che perda le sue caratteristiche di sapore e nutrizionali, ma è necessario prendere alcune precauzioni per fare in modo che duri a lungo.

Assicurati di chiuderlo ermeticamente in contenitori di ceramica smaltata o di vetro (quelli metallici non sono adatti, perché a contatto con il miele potrebbero sviluppare sostanze tossiche) per proteggerlo da eventuali contaminazioni e per evitare che possa assorbire gli odori di altri alimenti presenti nelle vicinanze e riponilo in un posto al riparo dall’umidità e da fonti luminose e di calore a una temperatura compresa tra 1° e 20°.

Il frigorifero non è il luogo più adatto per la conservazione del miele di ogni tipo, dato che l’umido presente al suo interno fa perdere al prodotto la sua tipica viscosità, ma quando fa molto caldo è necessario, affinché non vada a male, riporlo nel ripiano del portello dell’apparecchio situato in basso, dove la temperatura è solitamente attorno ai 5°.

Sappi, comunque, che l’eventuale cristallizzazione del miele di favo non ne pregiudica la commestibilità.

Dove e come acquistare il miele in favo

Il  “ vero ”miele biologico di favo è piuttosto costoso, raro e non è facilmente reperibile, ma in quasi tutte le regioni d’Italia esistono apicoltori che lo producono e che lo commercializzano in loco (specie in Sicilia, Sardegna e Trentino Alto Adige) ed è anche possibile riuscire a procurarselo su Internet.

Io, quando mi trovo in Val Gardena, lo compro in un negozio di specialità locali ubicato nella piazzetta di Fiè allo Sciliar o da un piccolo produttore presente al mercato settimanale di  Castelrotto, mentre lo acquisto su Macrolibrarsi se rimango senza prima di poter tornare nella zona per le ferie.

Personalmente, se devo rifornirmi di prodotti di alimentazione naturale, preferisco affidarmi a Macrolibrarsi, che è una garanzia nel settore, ma mia sorella, invece, compra il miele di favo italiano  su Amazon e mi ha detto di esserne completamente soddisfatta.

In ogni caso e ovunque tu decida di acquistarlo, tieni presente che le diciture “ miele e favo ” e “ miele con favo ” riportate spesso sulle etichette di prodotti di minor pregio in cui del normale miele pastorizzato viene confezionato assieme a pezzetti di favo non sono l’equivalente di “ miele di favo ” e di “ miele in favo ”.

Miele e favo in vaso di vetro

Infatti, se la confezione non è riempita di miele nella sua cera di conservazione e si presenta come il barattolo nella foto sopra in cui c’è un pezzo di favo immerso nel miele,  è assai probabile che la maggior parte del prodotto sia stata sottoposta a lavorazioni.

Il miele in favo dei supermercati si presenta quasi sempre in questo modo “ dubbio ” ed io preferisco evitarne l’acquisto.

Scegli miele di favo italiano, che sia prodotto e confezionato nel nostro Paese e possibilmente provvisto di garanzia, leggine scrupolosamente l’etichetta prima di acquistarlo ed evita di comprare quello di provenienza straniera che potrebbe non avere i requisiti imposti dalla nostra normativa per poter avere tale denominazione.

Tieni anche conto che il tipo di miele prodotto in una zona dipende dalla flora autoctona presente nella stessa e insospettisciti se trovi, per esempio, quello di sulla, di agrumi o di corbezzolo in favo in un mercatino dell’Alto Adige, dato che la produzione degli stessi non avviene solitamente in tale regione.

Infatti non avrebbe senso che apicoltori di altre zone d’Italia si recassero lontano per vendere questo prodotto raro e assai richiesto dai consumatori italiani e stranieri, quando possono benissimo commercializzarlo sul posto o trovare accordi con distributori che lo facciano per loro.

Anche se il miele integrale venduto nel suo favo è costoso e attualmente quello italiano ha un prezzo di circa 50 euro al kg, ti assicuro che va letteralmente “ a ruba ” perché la domanda di tale salutare delizia supera ampiamente l’offerta.

Infatti ho visto che nei paesi montani dove lo trovo io i turisti, per non rischiare di rimanerne senza, lo prenotano da un anno all’altro e se lo fanno spedire se non sono sicuri di poterlo portare via di persona.

Se decidi di comprare del miele di favo, perché è integrale e più ricco di proprietà benefiche rispetto a quello trattato, informati bene anche sul produttore per assicurarti di spendere bene i tuoi soldi nell’acquisto di un alimento che sia realmente biologico, genuino, salutare e che non possa essere stato contraffatto in alcun modo.

 

Idee per impiegare il miele grezzo in modi insoliti:

Credito foto miele di favo nel favetto: Melissa Hillier per Flickr.com

Credito foto api che opercolano il favo: Maja Dumat per Flickr.com

Credito foto favo e miele in barattolo: Pxhere.com

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