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Malattie trasmesse dagli scarafaggi: quali sono, contagio e prevenzione

Gli scarafaggi sono portatori di infezioni e malattie potenzialmente anche molto pericolose per l’uomo e oggi ti spiego quali sono le patologie veicolate dalle blatte, come si trasmettono e come comportarti per evitare il rischio di contrarle.

Non voglio allarmarti e crearti ansia, ma, se stai leggendo questo post, molto probabilmente hai trovato in casa tua questi sgradevolissimi  “ ospiti ”.

In tale  malaugurata circostanza è bene essere al corrente di tutto quello che c’è da sapere sui danni per la salute che che le blatte possono causare e cosa fare per ridurre la minimo il rischio di ammalarti a causa di questi disgustosi insetti.

Non sottovalutare la loro pericolosità: prenditi qualche minuto per leggere l’articolo e poi attivati immediatamente per correre subito ai ripari per evitare infezioni anche gravi per l’uomo e per gli animali e debellarli nel minor tempo possibile (consulta i modi più efficaci di disinfestazione e come evitare di trovarteli tra le mura dove vivi).

Indice dei contenuti

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Malattie trasmesse dagli scarafaggi

Gli scarafaggi, chiamati anche blatte per la loro appartenenza alla famiglia dei Blattoidei, sono tra gli insetti potenzialmente più nocivi per la salute delle persone, essendo in grado di diffondere bacilli e microrganismi patogeni e vettori di infezioni virali e batteriche mediante alimenti contaminati entrati in contatto con la loro saliva, urina e feci.

Globuli bianchi infettati da microrganismi patogeno al microscopioI principali microrganismi patogeni di cui gli scarafaggi più diffusi in Italia possono essere vettori sono parassiti pericolosi per l’uomo e gli animali domestici come stafilococchi, micobatteri, enterobatteri, cestodi e nematodi.

Inoltre i Blattoidei trasportano passivamente, diventandone vettori meccanici, di protozoi patogeni e di uova di elminti  (metazoi vermiformi pluricellulari) e responsabili di parassitosi ed altre patologie.

Assieme ai topi e ad altri roditori, le blatte sono note per essere il veicolo primario della salmonellosi, infezione che ha un periodo di incubazione di circa 12-72 ore e che si manifesta con sintomi come vomito, diarrea e febbre.

Ma, oltre alla salmonellosi, le principali patologie portate dagli scarafaggi e dalle loro ooteche (uova delle blatte) sono:

  • intossicazione alimentare;
  • gastroenterite, infezioni intestinali e dissenteria;
  • asma, tubercolosi (TBC) e malattie dell’apparato respiratorio;
  • allergie in genere;
  • tenia;
  • epatite;
  • febbre tifoide;
  • campilobatteriosi e listeriosi.

Anche se alle attuali condizioni il rischio in Italia è più che recondito, le blatte, al contrario delle cimici del letto solitamente innocue, sono veicolo di malattie molto gravi (come colera, peste e lebbra) in quei Paesi in via di sviluppo dove l’igiene è poca e l’accesso all’acqua potabile è molto limitato.

Come avviene la trasmissione attraverso le blatte degli agenti causa di malattie

Gli scarafaggi sono dei veri e propri “ ricettacoli ” di batteri che diffondono nell’ambiente attraverso escrementi, saliva, muta, uova e contatto diretto.

Questi insetti, cibandosi di feci e cadaveri degli appartenenti alla loro stessa specie, di carcasse di altri animali e di alimenti insalubri in genere, sono dei serbatoi in cui si accumulano gli agenti patogeni che poi vengono diffusi per mezzo di escrementi, saliva e rigurgito.

Su corpo e zampe degli scarafaggi,  prediligendo essi scarichi e habitat pieni di sporcizia, sono presenti microbi, virus e agenti di tossinfezioni che possono contaminare tutto quello che entra in diretto contatto con loro.

Toccare un oggetto infettato e poi portare la mano ad occhi, naso, bocca o a una ferita può provocare un’infezione ed anche l’inalazione di aria contaminata in modo significativo può provocare un attacco asmatico, irritazione delle vie respiratorie e reazioni allergiche in un soggetto predisposto e particolarmente vulnerabile.

In ogni caso, il modo più comune, e direi “ classico ”, di contrarre infezioni e malattie consiste nel contagio indiretto attraverso l’assunzione di cibi e bevande contaminate dagli scarafaggi o entrati in contatto con utensili e stoviglie infettati dagli insetti.

Le blatte,  aggrediscono, infatti, derrate alimentari di ogni tipo e hanno l’ “insolita” caratteristiche di vomitare e defecare mentre mangiano, infettando in questo modo alimenti, pentolame, stoviglie e utensili da cucina.

Immagine vettoriale di medico curante sorridente e sicuro di sé

Se hai avuto un contatto diretto o indiretto con Blattoidei e avverti dei sintomi “sospetti” o anche solo del malessere o provi spossatezza, il mio consiglio è quello di rivolgerti subito al tuo medico curante.

Magari disturbo, disagio e stanchezza non hanno niente a che fare con le blatte, ma quando c’è di mezzo la salute la prudenza non è mai troppa e è bene fare tutto il possibile per evitare l’insorgenza o curare prontamente le patologie di cui possono essere veicolo questi ed altri insetti per impedire complicazioni.

Come prevenire le malattie portate dagli scarafaggi

Se c’è presenza di scarafaggi nei luoghi dove vivi abitualmente, come abitazione, garage, giardino, balcone, cantina, soffitta, pertinenze, etc., è imperativo sbarazzarsene al più presto, prendendo tutte le misure efficaci per eliminarli nel più breve tempo possibile (leggi l’articolo in proposito linkato all’inizio e alla fine di questo post).

Nel frattempo butta via senza esitazione tutti gli alimenti che possono essere entrati in qualsiasi modo in contatto con i dannosi e sgradevoli insetti.

Controlla anche i cibi ancora sigillati e, se hai il sospetto, pur minimo, che la confezione possa essere stata danneggiata dalle blatte, elimina anch’essi.

E’ difficile che questi insetti rompano gli imballi in plastica, ma spesso violano quelli in carta e cartone.

Gli scarafaggi (neri e rossi non fa differenza, dato che sono ugualmente voraci) mangiano di tutto e a me è perfino capitato per ben 2 volte di trovare perfino bustine di additivi per il bucato aperte dalle blatte fuochiste.

Per questo motivo ti consiglio di non limitarti a ispezionare i prodotti alimentari, ma controlla anche tutto ciò che può essere appetibile per loro e i posti dove potrebbero essere i nidi degli scarafaggi ed elimina subito dalla cucina eventuale carta “condita” con tracce di alimenti.

Verdura cotta chiusa ermeticamente nel contenitore per evirare polvere e contaminazioni

Non lasciare in giro niente di commestibile, sistema tutti i cibi incontaminati in contenitori puliti chiusi ermeticamente e igienizza i ripiani della dispensa di cucina, eliminando del tutto le briciole ed eventuali tracce di alimenti.

Esegui il lavaggio di pentole e padelle, stoviglie, posate, bicchieri, coperchi e utensili da cucina; poi asciuga ogni oggetto con molta cura e riponilo in un luogo chiuso e protetto.

I residui di cibo sulle spugne da cucina attirano gli scarafaggi: lavale bene per evitare pericolose contaminazioni.

Ci sono blatte che si arrampicano sui muri ed alcuni tipi di scarafaggi volano anche: per questo motivo è meglio tenere al riparo tutto ciò che entra in contatto con gli alimenti in armadi e cassetti ben chiusi.

Io, quando mi sono ritrovata le blatte rosse in cucina, per maggiore scrupolo riponevo nella madia a testa in giù piatti, ciotole, terrine e tutto quello che potevo capovolgere.

Igienizza bene anche le ciotole degli animali domestici, lavale e asciugale dopo che questi hanno finito il pasto e non lasciarle con dentro degli alimenti sul pavimento.

Ispeziona accuratamente l’interno di lavatrice, lavapiatti e di altri elettrodomestici da cucina, igienizzali tutti e fai fare alla lavatrice un ciclo a vuoto con acqua calda al massimo con l’aggiunta di candeggina.

Usa, se è possibile, una soluzione di acqua e candeggina per lavare il pavimento ed ogni cosa lavabile con la varechina (i Blattoidei la detestano), tranne tutte le superfici che vanno a diretto contatto con gli alimenti e porta via la spazzatura appena è possibile.

La cucina è la stanza “preferita” dagli scarafaggi neri e rossi assieme al bagno: bisogna fare di tutto per non lasciare liquidi commestibili in giro ed eliminare l’umidità e le goccioline di condensa che il calore di forno e fornelli possono provocare (arieggia ogni volta dopo aver cucinato) , dato che le blatte hanno bisogno di acqua per vivere e ricordano perfettamente il percorso da fare per trovarla.

Controlla gli spazi dietro e sotto al frigorifero e alla cucina, dove spesso gli scarafaggi nidificano, asciuga accuratamente lavelli e lavandini e in bagno metti al sicuro tutto ciò che usi per l’igiene orale.

Gli scarafaggi non mangiano i tessuti, ma, se sugli stessi e nelle tasche degli indumenti trovano briciole o altro di commestibile, possono contaminare anche il vestiario.

Controlla bene le tasche dei capi e gli accessori di abbigliamento e usa la canfora, sostanze anch’esse detestate dalle blatte, nel mettere via gli abiti al cambio di guardaroba.

In ogni caso, è meglio usare canfora naturale al 100% (io metto qualche goccia di olio essenziale su un batuffolo di cotone), insetticida utile anche per non ritrovarsi i buchi delle tarme su golf e vestiario e totalmente innocuo per la salute, quando si vogliono proteggere indumenti, coperte e tutto ciò che entra in diretto contatto con il corpo.

Se hai il sospetto che ci sia un’infestazione di blatte in casa, non camminare a piedi scalzi, non tenere commestibili nella stanza dove dormi ed evita di mangiare a letto per non ritrovarti questi disgustosi ospiti tra le lenzuola.

La biancheria nella quale si dorme deve essere sempre pulita e cambiata spesso, perché non è raro che uno scarafaggio si infili nel letto e, anche se non ti accorgi della sua presenza (a parte lo schifo di scoprire uno scarafaggio nel proprio giaciglio), la può contaminare a tua insaputa.

Disinfetta e proteggi adeguatamente eventuali ferite ed escoriazioni con cerotti o altri prodotti appositi e fai in modo che la pelle lesionata non venga in nessun modo a contatto con cose che potrebbero essere infettate dalle blatte.

Fai le pulizie di casa indossando sempre guanti monouso da eliminare dopo averli adoperati (e una mascherina protettiva se soffri di allergie, patologie delle vie respiratorie e asma) e lavati spesso le mani.

Usare i guanti è tassativo se trovi ooteche, mute, feci o la carcassa di uno scarafaggio morto ed è bene eliminarli subito, buttare via tutto quello che è entrato in diretto contatto con loro ( tipo carta e guanti) e disinfettare accuratamente il punto della casa dove ha rinvenuto tali resti.

Per fortuna è passato molto tempo dall’ultima volta che ho dovuto eliminare le blatte in casa mia, ma, dato che ho il giardino e che i miei vicini non fanno l’annuale disinfestazione (entrambi fattori che aumentano la possibilità di ritrovarmele tra le mura domestiche) sistemo sempre in cucina e nel bagno una trappola per scarafaggi, cambiandola ogni 3 mesi.

Le trappole di questo tipo servono a poco se c’è una infestazione vera e propria in atto e sono senz’altro meno efficaci degli insetticidi specifici in gel, ma sono utilissime all’inizio della stessa e nel frangente in cui un insetto sia riuscito ad entrare in casa senza che sia avvenuta la deposizione di uova tra le pareti domestiche.

Comunque, anche se trovare una o più blatte attaccate alla trappola non è certo una cosa gradevole e gradita, trovo che l’esca sia di grande aiuto per scoprire la presenza di Blattoidei in casa e per sbarazzarsene se sono pochi.

In ogni caso, una scrupolosa igiene è il modo migliore per ridurre al minimo il rischio di contrarre malattie trasmesse dagli scarafaggi insieme al  sollecito intervento per eliminare al più presto questi sgradevoli e pericolosi insetti dai locali dove si vive.

Credit photo intestazione: JD Hancock for Flickr.com
Credit photo:  globuli con batteri al microscopio:  Steven Fruitsmaak  for Wikimedia.org
Credit photo alimento nel contenitore: Rubbermaid Products  for Flickr.com

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