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Crema Budwig: la colazione sana e completa

La crema Budwig costituisce, in assoluto, la più completa e salutare prima colazione, che, a torto, noi italiani sottovalutiamo, non considerandola il pasto più importante della giornata, come, invece, dovrebbe essere.

Vale proprio l’antico detto “Mattino da re, mezzogiorno da principe e sera da povero“. 🙂

Per fare in modo che la prima colazione sia completa ed equilibrata, che in India fanno giustamente con il sostanzioso poha, noi europei, poco abituati ai gusti e ai profumi molto aromatici di primo mattino, possiamo consumare la crema Budwig.

Il piatto è molto semplice a prepararsi, gustoso e in grado di fornire al nostro organismo già al risveglio tutti gli elementi essenziali e antiossidanti di cui siamo spesso carenti e fornirci dell’energia necessaria per affrontare bene la giornata.

Una sana colazione a base di crema Budwig (che, peraltro, ha un gusto delizioso) ci farà presto dimenticare l’insana abitudine di cornetto e cappuccino alla mattina.

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La preparazione è la base della famosa Dieta Budwig, ideata e sviluppata dalla dottoressa Johanna Budwig ( nominata ben 7 volte per il Premio Nobel), che si basa principalmente sul consumo di alimenti ricchi di acidi grassi essenziali (primi, fra tutti, l’acido linoleico e l’acido alfa linoleico) che devono essere assunti mediante il cibo, in quanto il nostro organismo non è in grado di sintetizzarli da solo.

In seguito la ricetta originale della crema Budwig è stata rivista dalla famosa dottoressa Catherine Kousmine, a cui si deve l’omonimo metodo, il Metodo Kousmine, praticato con successo in tutto il mondo per la cura di varie malattie, compreso il cancro ed altre gravi patologie sempre più comuni in quest’epoca massificata e industrializzata.

Ecco la mia ricetta, a cui è possibile apportare delle modifiche, come l’aggiunta di cachi disidratati homemade, per variare la colazione.

In ogni caso è importante è che la crema contenga gli elementi nutritivi essenziali per fare in modo che costituisca un pasto completo.

Ingredienti:

1 cucchiai0 e 1/2 di semi di lino o olio di lino ( l’olio dura poco e tende ad ossidare, perdendo così importantissimi elementi: meglio usare i semi);
1 cucchiaio e 1/2 di cereali biologici integrali (riso, orzo decorticato, avena, miglio, grano saraceno, segale etc.) ;
1 cucchiaio di frutta secca oleosa (noci, mandorle, pistacchi, pinoli, anacardi, semi di girasole, noci, semi di sesamo, etc.);
il succo di 1/2 limone non trattato;
1 banana matura di medie dimensioni;
1 frutto di stagione;
1 vasetto  di yogurt biologico magro o di soia, o 80 grammi di tofu o 100 grammi di ricotta magra o 100 grammi di quark.

Chi ha riscontrato intolleranza ai latticini può sostituirli con un tuorlo d’uovo o con latte di soia o di riso e coloro che sono strettamente vegetariani e seguono la dieta vegana hanno la possibilità di adoperare, oltre al latte vegetale, il tofu al posto di ingredienti di origine animale.

Il consumo di crema Budwig non è precluso a chi soffre di celiachia: basta non impiegare i cereali contenenti glutine e impiegare quelli gluten free, come miglio, quinoa, amaranto e grano saraceno ( consiglio di tostarli brevemente prima di farne il trito ).

Nella crema Budwig deve essere impiegato un solo tipo di cereale per volta ed è preferibile evitare frumento e farro che possono creare intolleranze ad alcune persone  e consiglio di non mischiare più tipi di frutta, in quanto la digestione richiederebbe maggior tempo.

Se il limone è rigorosamente biologico e non trattato, è possibile aggiungere pezzi di buccia alla crema Budwig,  in quanto la scorza è ricca di vitamina A e di bioflavonoidi.

Scegliete frutta secca che non sia  tostata e sbucciata industrialmente e, se impiegate le prugne essiccate, cercate di farvele in casa, perché quelle disidratate reperibili in commercio sono spesso poco sane.

Nella preparazione della crema Budwig  io sto attualmente utilizzando lo yogurt  coi fermenti lattici vivi fatto da me, poiché lo trovo di qualità nettamente superiore a quello di produzione industriale.

Preparazione della crema Budwig

  •  Maciniamo i cereali e i semi di lino con l’aiuto di un macina caffè e aggiungiamo la frutta secca nell’ultima fase di tritatura (l’ ideale sarebbe l’uso di un mulino a pietra per uso casalingo).
  •  Mettiamo in una ciotola lo yogurt magro o di soia, il trito, la banana schiacciata con la forchetta, il succo di limone e le eventuali scorzette a pezzettini.
  • Aggiungiamo il frutto di stagione fatto a tocchetti e mescoliamo il tutto.

La crema Budwig è pronta per essere mangiata!

Molti consumatori abituali di questa colazione completa tritano i cereali una volta alla settimana e li conservano in barattoli di vetro e fanno lo stesso con la frutta secca.

Io preferisco macinare ogni volta i cereali e la frutta secca, in quanto non li voglio mischiare tra loro i primi e perché penso che la seconda, una volta tritata, possa perdere in parte le benefiche sostanze oleose contenute.

Polverizzo i cereali in un’unica volta (e li metto separatamente in barattolini di vetro) solo quando vado in vacanza e lo stesso faccio coi semi di lino, mentre, quando sono in albergo, aggiungo la frutta secca spezzettata alla crema Budwig prima del consumo.

Alcune persone frullano il tutto, ma io non lo faccio, perché preferisco una maggiore densità e consistenza ( ma è solo un mio gusto personale ).

Talvolta sostituisco la banana con un cucchiaio di malto (prima di diventare allergica al miele, lo usavo al posto del malto) , altre volte volte aggiungo sesamo (ricco di Omega-3) e uvetta.

Nei primi tempi non ero abituata ad una colazione così ricca: non ce la facevo proprio a finirla e allora ne conservavo una parte coperta in frigorifero per poi consumarla come merenda, ma non è bene conservare la crema Budwig a lungo e bisogna assolutamente evitare che si ossidi.

Casomai, all’inizio, si possono ridurre le dosi, rispettando, però, le proporzioni.

Ogni 6 mesi è consigliabile sostituire i semi di lino con l’olio dello stesso per 30 giorni e poi ritornare tranquillamente all’uso dei semi che contengono tracce di acido cianidrico, ma solo in infinitesima parte.

So che è possibile preparare la crema Budwig in versione salata, sostituendo la frutta con verdura fresca e aggiungendo pochissimo sale integrale marino: io non l’ho ancora provata a fare, ma, se mi cimenterò ed i risultati saranno buoni, scriverò un post apposito. 🙂

Non ci sono particolari controindicazioni al consumo giornaliero della crema Budwig, perfetta e sana colazione completa quotidiana, ma è bene sempre chiedere consiglio al medico nel caso si soffra di patologie varie.

Credit photo: Viktor Hanacek for picjumbo.com

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