Ieri, approfittando della giornata festiva e del tempo non propriamente indicato per stare all’aria aperta, ho finalmente preparato la confettura di melograno per il mio nipotino Giovanni che….. la richiedeva a gran voce da più giorni. 🙂
Abbiamo visto che il consumo di questo frutto, terapeutico e benefico per la salute, è di giovamento all’organismo per le sue molteplici proprietà curative ed io, oltre a bere il succo di melograno regolarmente ogni mattina a digiuno, quest’anno voglio proprio cimentarmi nella preparazione di marmellate e di golosità culinarie in cui la melagrana è prevista come ingrediente.
Il termine esatto di questa preparazione è “confettura di melograno” ( in quanto, ad essere pignoli, la parola “marmellata” si dovrebbe usare solo in presenza di agrumi ) ma, senza andare linguisticamente troppo per il sottile, diciamo che la consistenza finale è quella di una gelatina di frutta.
La gelatina di melograno, particolarmente apprezzata dai buongustai, si può mangiare spalmata semplicemente su pane e crostini vari, si abbina molto bene ai formaggi molli, ma può essere anche utilizzata per decorare alcuni dessert, al pari della gelatina dolce di base ( considerate però che il gusto è agrodolce ).
Io la uso anche come accompagnamento al bollito misto e consiglio di provare questa ” accoppiata” a chi ama usare le marmellate in abbinamento alle carni lesse e predilige sapori agrodolci e leggermente aciduli, ma, allo stesso tempo, delicati.
Trovo, invece ( ma si tratta di un mio personale giudizio soggettivo ), che sia preferibile accompagnare carni alla griglia e cacciagione con la salsa di melagrana dal “timbro” più deciso, in quanto la gelatina è troppo delicata per tali accostamenti.
Ingredienti:
- 5 melagrane ( da 200-250 grammi l’una );
- 1 limone biologico non trattato;
- 500 grammi di zucchero;
- 1 bustina di Fruttapec ( proporzione 1:1 )
Preparazione della confettura di melograno
Sbucciate i melograni in una ciotola capiente, avendo cura di eliminare completamente la buccia e le pellicine gialle che hanno sapore amaro, sgranateli e spremete il succo contenuto nei chicchi, aiutandovi con lo schiacciapatate ( ma potete anche usare la centrifuga ).
Il liquido ottenuto dovrebbe pesare, approssimativamente, 850 grammi circa e, se ne dovesse avanzare, bevetelo o usatelo per fare un delizioso sorbetto.
Filtratelo e mettetelo in una pentola di acciaio assieme al succo, sempre passato al colino, di 1/2 limone.
Unite lo zucchero, la scorza intera gialla del limone ( evitate la parte bianca, l’albedo, che è amara ) e la bustina di Fruttapec ( attenetevi alle proporzioni indicate sulla confezione che, generalmente, sono di 1:1 ).
Mescolate il tutto con un cucchiaio di legno e fate bollire la marmellata di melograno per 30 minuti circa.
Poi spegnete il fuoco e levate la buccia di limone.
Prendete dei vasetti di vetro sterili, versatevi dentro il composto ancora liquido, chiudeteli ermeticamente coi loro coperchi nuovi e perfettamente puliti e, infine, capovolgeteli, in modo che si formi il vuoto e la gelatina contenuta duri più a lungo.
Una volta che i vasetti saranno diventati completamente freddi e la confettura di melograno avrà preso consistenza, capovolgeteli nuovamente e conservateli in un luogo fresco, buio e privo di umidità.
Credit photo: fugzu for Flickr.com