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Garofani recisi: come mantenerli freschi a lungo e farli durare il doppio

Ieri ho acquistato un meraviglioso mazzo di garofani e, mentre tornavo a casa, mi è venuta l’idea di scrivere questo post su come trattare i garofani per farli durare di più e fare in modo di goderseli per un lungo tempo.

Compro spesso fiori freschi recisi per metterli in vaso o comporli per abbellire le stanze della mia casa ed ormai ho una certa pratica nel conservarli, anche grazie ai consigli dei miei insegnanti della scuola di decorazione floreale che ho frequentato che mi hanno svelato i loro trucchi per mantenere freschi i fiori ed evitare che avvizziscano presto.

Ho già scritto un post su cosa fare per mantenere belli a lungo i fiori recisi in generale  e un altro su come fare durare le rose fino a 10 giorni ed oggi è la volta dei garofani, fiori anticamente dedicati a Giove (Dianthus deriva dai termini greci diòs e ànthos) e tornati di gran moda negli ultimi tempi.

Prima di spiegarti come si può raddoppiarne la durata media, è bene che tu sappia che nel linguaggio dei fiori il garofano rosso significa amore passionale, quello bianco indica fedeltà e dedizione e quello giallo vuol esprimere sdegno e che, pertanto, non è proprio il caso di regalare garofani gialli alle persone a cui tieni. 😉

Trucchi per mantenere freschi a lungo i garofani recisi

Se hai la fortuna di coltivare i garofani in giardino o in terrazzo, annaffiane le piante il giorno prima per fare in modo che siano ben idratati quando li raccoglierai appena dischiusi alla fine della giornata seguente.

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Pratica il taglio in senso obliquo alla fine dello stelo, ma non all’altezza dei nodi, poiché, se lo facessi in tali punti, i fiori non riuscirebbe più ad assorbire l’acqua di cui hanno bisogno per non appassire in fretta.

Non usare la forbice, ma la cesoia o un coltello da giardinaggio, e taglia il gambo, in senso diagonale come nella foto in basso, sopra a 3-4 foglie se la pianta di garofano è di una specie che ha la capacità di riformare le gemme.

Il garofano va tagliato in senso diagonale come nella foto in basso

In ogni caso, è bene raccogliere i garofani nel tardo pomeriggio, momento della maggior concentrazione di zuccheri nella pianta.

Qualora tu voglia impiegarli nella realizzazione di addobbi, è consigliabile sceglierli a diversi stadi di apertura per dare movimento alla composizione floreale ed evitarne la monotonia.

Se, invece, li acquisti da un fiorista, comprali quando sono sul punto di aprirsi e controlla, prendendoli tra le dita, che il loro calice sia sodo e pieno, poiché, se la base di un garofano è vuota o cedevole al tatto, significa che i petali sono già tutti fuori e che lo stadio di fioritura è ormai avanzato.

Porta a casa i garofani il prima possibile e poi taglia sott’acqua, per fare in modo che non si formino bolle d’aria, gli steli tra i nodi ( il nodo limita l’assorbimento dell’acqua ) in senso diagonale ed elimina le foglie in basso che potrebbero marcire se fossero immerse nell’acqua.

Sistema i fiori, quindi, in un vaso ben pulito, riempilo a metà con acqua tiepida e aggiungi alla stessa 3 gocce di olio essenziale di menta piperita e 1 cucchiaio di zucchero per ogni litro di acqua.

Dato che cloro e residui di altre sostanze contenuti nell’acqua del rubinetto non fanno bene ai fiori recisi, ti consiglio di farla bollire e raffreddare o di depurarla a costo quasi zero in questo modo prima di usarla.

Metti il vaso contenente i fiori in un luogo fresco e possibilmente buio per circa 8 ore e, una volta che sarà trascorso questo tempo di condizionamento, togli i garofani dal contenitore e lavalo con acqua calda e sapone prima di sciacqualo bene.

Poi riempilo a metà con acqua fresca precedentemente trattata come indicato sopra, aggiungi 1 cucchiaio di zucchero e 1 pasticca aspirina ( o 3 gocce di candeggina) per ogni litro, pratica un nuovo taglio subacqueo e obliquo sui gambi dei garofani e, infine, disponili nel vaso senza ammassarli.

Cambia l’acqua e segui la stessa procedura ogni 2 giorni, disponi il vaso coi fiori recisi in un luogo fresco e lontano da fonti di calore e da correnti d’aria e, servendoti di uno spruzzino, nebulizzali con acqua fresca ogni 24 ore.

Sebbene i garofani siano piuttosto longevi, specie se li si sistema in un vaso metallico o, meglio ancora, in argento, l’etilene ne accorcia la vita e, pertanto, bisogna evitare di metterli in un vaso assieme a crisantemi, calle, gigli e rami di mimosa fiorita e di tenerli nelle vicinanze di pere e mele che emettono una notevole quantità di tale gas.

Poiché anche i fiori appassiti sono “ gran produttori ”di etilene, è bene eliminare senza indugio quelli che cominciano ad avvizzire se si vuole avere la certezza che i garofani recisi possano mantenersi belli e decorativi il più a lungo possibile.

 

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