Dato che sostituire regolarmente la biancheria da letto sporca con altra pulita è importante per favorire il proprio benessere psicofisico, oggi ti spiego perché bisogna cambiare le lenzuola spesso, quali sono i rischi per la salute in cui si incorre se non lo si fa, ogni quanto sostituirle e come mantenerle igieniche al massimo durante l’uso.
A tutti fa piacere coricarsi tra lenzuola pulite e profumate, dato che si prova una piacevolissima sensazione e si dorme meglio, ma sono principalmente dei motivi di carattere igienico e salutistico a rendere necessaria la sistematica sostituzione delle lenzuola e, ovviamente, anche delle federe usate con altre sottoposte al lavaggio.
Sebbene secondo i medici la pulizia della biancheria da letto sia di primaria importanza per mantenersi in buona salute, tieni comunque presente che, per rendere il proprio giaciglio davvero salubre, è necessario anche curare l’igiene di cuscini, materassi, coperte, piumoni e loro coperture, copriletti e della struttura stessa del letto.
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Perché cambiare le lenzuola spesso e quali rischi si corrono a non farlo
Fare il bucato delle lenzuola, stenderle e stirarle, anche se ci sono dei trucchi per risparmiare energia elettrica e fisica nel lavaggio dei panni, non è certo un’attività piacevole e gratificante, ma è necessario coricarsi in un letto igienizzato il più possibile per evitare rischi di contrarre allergie e malattie che possono essere anche di una certa pericolosità.
Negli ambienti medici si sta parlando sempre di più della cosiddetta “sindrome del letto malato”, costituita da un complesso di sintomi diversi, i più comuni dei quali sono occhi gonfi o arrossati, naso chiuso, pelle irritata, pruriti e sonno disturbato e irregolare, e che è causata dalla presenza di agenti patogeni nel luogo dove si riposa.
Infatti l’umidità della sudorazione e degli umori corporei che rimane necessariamente tra le loro pieghe delle lenzuola, la cui funzione è quella di separare il corpo di da materasso e coperte, mantenerne costante la temperatura e proteggerlo da agenti esterni, un habitat ideale per batteri e funghi al pari dei salviettoni da mare.
Uno studio condotto da Philip Tierno, esperto di tale sindrome e famoso microbiologo americano dell’Università di New York, in cui si evidenzia il fatto che una persona normale e non sofferente di iperidrosi rilascia nel letto circa 100 litri di sudore annualmente, mette in guardia sull’effettiva possibilità di contrarre malattie se le lenzuola, a causa dell’umidità, diventano un covo di microbi e agenti patogeni.
La ricerca scientifica ha dimostrato che in 1 anno 1/2 possono accumularsi sui cuscini ben 17 tipi differenti di agenti fungini ( infatti vanno cambiati ogni tot di anni) e per quello che riguarda lenzuola e federe la situazione non è migliore, anzi.
Infatti in esse si accumulano non solo i germi prodotti dal corpo umano attraverso sudorazione, colpi di tosse, starnuti e secrezioni varie, ma anche agenti nocivi esterni come polvere, pollini, allergeni e sporcizia contenuti nell’aria e fatti cadere verso il basso, e quindi sul letto, dalla forza di gravità.
Le persone trascorrono in media 8 ore al giorno coricate e per tutto questo tempo inalano le polveri e le “schifezze ” varie che possono depositarsi sulla biancheria del letto con cui entrano in diretto contatto.
Considera, inoltre, che tra le lenzuola possono rimanere residui di alimenti consumati a letto, di cosmetici vari e peli di animali, tutte cose che, oltre a provocarne l’ingiallimento, non certo salubri.
Capisci bene, quindi, come il letto, se non si osservano scrupolosamente le regole igieniche e se non è pulito a dovere, possa diventare un posto dove è facile contrarre fastidiose malattie, tra cui le più comuni sono febbre da fieno, forme allergiche varie, rinite, faringite e intossicazioni alimentari.
Sulle lenzuola, anche se sono state lavate in lavatrice, possono proliferare anche i batteri della salmonella, dell’influenza e del norovirus.
Circa il 2% degli italiani (ma attualmente la percentuale è sempre più in aumento) soffre di allergie, orticaria e difficoltà nella respirazione (anche l’asma è sempre più diffusa) e, per prevenirle o non aggravarne i sintomi, è fondamentale avere un letto il più igienico e sicuro possibile.
È molto importante cercare di evitare il più possibile l’annidamento di microrganismi e germi nocivi e limitare al minimo la colonizzazione degli acari della polvere tra le pieghe delle lenzuola, arieggiandole al sole (gli aracnidi Dermatophagoides sono fotofobici e muoiono in presenza di luce) e usando coperture antiacaro certificate.
Infatti il letto è l’ambiente umido e caldo ideale per la sopravvivenza di questi microrganismi, le cui feci, assieme a residui del corpo umano e a frammenti di pelle, possono causare allergie, febbre da fieno, dermatosi, congiuntiviti, asma, raffreddore, e altre patologie dell’apparato respiratorio (in seguito ti indico cosa fare per tenerli lontani il più possibile dalle tue lenzuola).
Ogni quanto cambiare le lenzuola e come lavarle
Effettuare il cambio delle lenzuola 1 volta al mese (o addirittura ogni 90 giorni come pare facciano in Inghilterra) non è assolutamente igienico.
Ti raccomando caldamente di non prendere questa insana abitudine che ho scoperto essere comune a non poche persone che, per mancanza di tempo o dimenticanza, lasciano passare tutto questo tempo prima di rifare il letto con lenzuola pulite.
I medici consigliano, come regola generale, di effettuare il cambio della biancheria da letto 1 volta alla settimana , ma in inverno si può rimpiazzare quella usata con dell’altra pulita anche ogni 10 giorni (il professor Tierno raccomanda comunque di non farne passare più di 12).
In estate e in luoghi particolarmente caldi, è opportuno, invece, cambiare le lenzuola almeno 2 volte alla settimana.
In ogni caso è consigliabile cambiarle ogni settimana anche nei mesi freddi se si dorme nudi e sostituirle immediatamente se le si macchia con liquidi corporei o alimenti o se emanano odori strani o sgradevoli.
Le lenzuola di un neonato, che devono essere tenute particolarmente pulite, vanno tassativamente sostituite settimanalmente e in ogni caso non devono trascorrere più di 8 giorni dall’ultimo cambio.
La biancheria da letto di una persona malata affetta da patologie virali e infettive deve essere cambiata tutti i giorni e quella sporca prelevata dal suo letto, essendo un vero e proprio “ covo ” di virus e batteri, va lavata il prima possibile.
Il cambio della biancheria da notte, come pigiami e camicioni, deve essere effettuato con la medesima frequenza di quello delle lenzuola.
Anche nel coprimaterasso si annidano acari e batteri ed è bene sostituirlo con uno pulito ogni 20-30 giorni (io spruzzo l’Inspired, acaricida disinfettante e deodorante innocuo per uomini e animali, su materasso e coprimaterasso 1 volta alla settimana).
Il lavaggio delle lenzuola in lavatrice deve avvenire separatamente da vestiario e biancheria intima ad almeno 60°, temperatura in grado di uccidere i parassiti del letto.
Se è un po’ di tempo che non usi l’elettrodomestico, prima di lavare la biancheria da letto fai un ciclo senza carico alla temperatura massima aggiungendo 2 bicchieri di aceto nella vaschetta del detersivo (o unisci un misurino di candeggina al primo risciacquo).
Il fatto che un bucato sia pulito non significa che sia anche disinfettato ed è sempre opportuno aggiungere additivi igienizzanti (come il Napisan,che non provoca gli ingiallimenti tipici della candeggina), ) quando si lavano tessuti che entrano in diretto contatto con il corpo.
Come scrivevo prima, alcuni virus e batteri sono in grado di sopravvivere anche dopo il lavaggio e nel caso che qualcuno in casa abbia contratto malattie come salmonellosi, influenza ed altre patologie virali, assicurati di:
- Lavare separatamente la biancheria da letto del malato (o convalescente) alla massima temperatura sopportata dal tessuto in questione ( leggi l’etichetta con le istruzioni per il lavaggio) usando un detersivo contenente candeggiante, come il percarbonato ecologico, se è di colore bianco e aggiungendo sempre un additivo disinfettante.
- Programma il ciclo Sanitary se la tua lavatrice ne è provvista o un ciclo Cotone a 90° se lenzuola e federe sono in questo materiale.
- Una volta eseguito il lavaggio, usa l’accortezza di farle anche asciugare separatamente.
Per eliminare gli acari del tutto. la temperatura del ciclo di lavaggio dovrebbe essere di 95° o di 60° per 30 minuti.
Qualora le tue lenzuola debbano essere lavate a temperature più basse, fai far loro un ammollo dopo il lavaggio in una soluzione di acqua e bicarbonato fa in modo di ridurne il numero dell’80-90%.
Come mantenere igieniche le lenzuola durante l’uso
Gli acari della polvere, contrariamente a quanto si potrebbe credere, prolificano meglio sotto le lenzuola piuttosto che sopra (dato che luoghi caldi ed umidi costituiscono l’habitat per eccellenza di tali microrganismi) .
Pertanto non è consigliabile non rifare il letto la mattina appena alzati, ma è bene lasciarlo sfatto il tempo necessario per eliminare l’umidità dalle lenzuola e fare in modo che gli acari, disidratandosi, muoiano prima di rassettarlo.
Se ti è possibile, oltre ad arieggiare la stanza dove dormi, sbatti fuori dalla finestra la biancheria del letto (ed eventuali coperte) ed esponila per una decina di minuti all’aria fredda o ai raggi solari, disinfettanti e in grado di uccidere questo tipo di allergeni.
Evita in tutti i modi il contatto delle lenzuola con il pavimento per fare in modo che non “ raccattino ” polvere e sporco pieni di germi e batteri e non accumulare per terra la biancheria usata quando cambi il letto, ma portala via dalla stanza dove dormi e lavala il prima possibile.
Lo so che dopo una giornata faticosa non c’è niente di meglio che “ buttarsi sul letto ”, ma non è bene farlo vestiti con gli indumenti che si sono indossati fuori e, soprattutto, è tassativo togliersi le scarpe.
Ti sconsiglio anche di stenderti sul letto o d’infilarti tra le lenzuola con la vestaglia se usi indossarla mentre sbrighi le faccende di casa o cucini e non solo nella camera dove riposi.
Molti proprietari di cani e gatti me ne vorranno, ma devo essere onesta in ogni caso e farti presente che gli animali domestici sono portatori di malattie anche molto gravi e non è proprio il caso che salgano sul letto, sporcando e contaminando lenzuola e coperte.
Fare il bagno o la doccia prima di andare a dormire, oltre a igienizzare il corpo, rilassare e favorire il riposo notturno, è molto utile per non portare batteri e agenti patogeni nel letto e mantenere pulite le lenzuola.
Se in casa ti piace camminare a piedi scalzi (cosa che fa bene agli stessi e agli arti inferiori, peraltro), lavali e asciugali bene sempre prima di coricarti sotto le lenzuola o stenderti solamente sul letto.
Sono parecchi quelli che amano dormire nudi, ma non è una abitudine igienica, dato che pigiama e camicia da notte non solo proteggono il corpo da freddo, sbalzi di temperatura e agenti patogeni che possono trovarsi all’interno del giaciglio, ma anche permettono, per ovvi motivi, di sporcare meno le lenzuola.
Cambiando le lenzuola regolarmente e mantenendole il più possibile igieniche mentre le usi, ti potrai difendere efficacemente da germi e batteri ed aumentare il tuo benessere generale durante il riposo.
A letto si passa mediamente un terzo della vita e non è proprio il caso di tralasciare di fare tutto il possibile per curare al meglio la propria persona anche quando si dorme o si si sdraia sullo stesso.
Se ci tieni al benessere in generale e alla cura della tua persona, dai un’occhiata anche a:
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Credit photo pulizia acari: Adams999 for Flickr.com
Credit photo coprimaterasso: https://en.wikipedia.org/wiki/File:Polar.Fleece.Fabric.JPG#filelinks
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