La carne dei gallinacei, oltre convenire economicamente, è magra, ricca di proteine, facile da digerire e indicata nei regimi ipocalorici, ma, dato che fatta ai ferri non mi piace proprio, ho imparato a cucinarla in modi dietetici e saporiti che me la possano rendere appetibile, come nella realizzazione della ricetta della coscia di tacchino in padella alla salsa di soia light, che ritengo sia una della più valide assieme a quella tipica ligure per ottenerla gustosa e tenera e non insipida e stopposa come riesce spesso se nella sua cottura si impiegano pochi grassi.
La preparazione della pietanza, adatta ad ogni stagione (in inverno va servita fumante, mentre in estate la si porta in tavola tiepida) e che può anche costituire un piatto unico ben bilanciato nutrizionalmente se lo si accompagna con un contorno di verdure e di riso preparato alla pilaf o lessato, è veramente facile e piuttosto rapida, ma scegli un tipo di salsa di soia di qualità prodotta con sistemi tradizionali e non industriali e adatta al tuo palato.
Infatti non tutte le salse a base del legume più consumato in Oriente sono uguali: io adopero lo shoyu, in quanto ha un sapore più delicato rispetto a quello del tamari, ma, se ami i gusti decisi, puoi benissimo optare per il secondo.
Non insaporire assolutamente con il sale, perché la salsa di soia è già molto sapida di per sé e, anche se viene diluita in acqua, si restringe durante la cottura con la conseguenza di aumentare la sua salinità.
Se proprio ce ne fosse bisogno (ma a me non è mai capitato), ne puoi aggiungere un pizzico alla fine dopo aver assaggiato il sughetto con cui irrorerai la carne del gallinaceo.
Potresti anche usare una o più cosce di tacchino disossate e legate con spago da cucina, ma, poiché eliminare l’osso centrale senza rovinare la carne circostante non è per niente semplice e ci si deve servire di un coltello apposito, ti consiglio caldamente di impiegare cosce di tacchino intere (una volta che la carne sarà cotta, potrai tagliare facilmente a fette anche quella in prossimità dell’osso), a meno che sia il macellaio a svolgere questo “ ingrato ” compito.
Dato che bisogna togliere la pelle al cosciotto prima di farlo rosolare e cuocerlo in padella nella salsa di soia mischiata all’acqua per fare in modo che il condimento non risulti untuoso e di ottenere un piatto dietetico, fattelo pulire dal negoziante al momento dell’acquisto per evitare di doverlo fare tu e perdere tempo.
Esecuzione della ricetta: facile
Tempo occorrente: 10 minuti + 40 minuti di cottura
Costo: basso
Ingredienti:
1 kg di cosciotto di tacchino spellato
1 spicchio di aglio
salsa di soia ( shoyu o tamari)
olio extravergine di oliva
1 foglia di alloro
1 rametto di rosmarino
Preparazione facile in padella della coscia di tacchino in salsa di soia light
Sbuccia lo spicchio di aglio e, lasciandolo intero, fallo imbiondire con un filo di olio EVO in una grossa padella dal fondo spesso e dai bordi piuttosto alti.
Una volta che sarà lievemente colorito, aggiungi l’alloro e la coscia di tacchino cruda senza averla prima lavata (evita di farlo con tutta la carne avicola per non rischiare contaminazioni) e falla rosolare per qualche minuto da entrambi i lati fino a quando sarà diventata dorata in superficie.
Fatto questo, aggiungi il rosmarino e un mestolo medio di shoyu ( se usi il tamari, riduci di poco la dose) e 4 di acqua caldissima ( equivalenti a 8 cucchiai di shoyu e 32 cucchiai di acqua bollente), metti il coperchio e fai cuocere a fiamma bassa per 40-45 minuti, controllando di tanto in tanto, girando il cosciotto di tacchino a metà cottura e e aggiungendo acqua bollente se il sughetto tendesse ad asciugarsi troppo fino a quando, infilzandola con un forchettone, la carne risulterà morbida.
Elimina l’aglio, il rosmarino e l’alloro dalla salsa di cottura (puoi anche filtrarla al colino) e, se la sua densità non fosse quella da te voluta, falla restringere sul fuoco a fiamma vivace nel caso risultasse eccessivamente liquida o allungala con poca acqua bollente in caso contrario.
Trasferisci il cosciotto sul tagliere, elimina l’osso centrale e gli eventuali ossicini, fallo a fette, disponilo nel piatto di portata, irroralo generosamente con il sugo alla soia e servilo in tavola ben caldo o tiepido a seconda della stagione.
Invece di cuocere la coscia di tacchino alla salsa di soia in padella, puoi prepararla allo stesso modo nella pentola a pressione per dimezzarne il tempo di cottura.
Se te ne dovessero avanzare delle fette, conservale in frigorifero, immerse nel loro sugo di cottura e chiuse in un contenitore ermetico, per non più di 3 giorni e falle riscaldare sul fuoco prima del consumo.
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Credito foto cottura del riso: George Kelly for Flickr.com