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Come conservare le patate

Le patate si mantengono a lungo, ma bisogna che la conservazione avvenga nel modo corretto.

Conservare le patate nel modo giusto permette di risparmiare denaro ed anche il tempo e la fatica di doverle andare a comprare ogni volta che ci servono per le preparazioni di  cucina.

Innanzitutto bisogna sapere che le patate crude non devono essere riposte in frigorifero, dato che il freddo trasforma gli amidi in zuccheri, che conferiscono ai tuberi un sapore sgradevole e un colore scuro e, se le si frigge dopo averle conservate nel frigo, avviene la formazione di acrilamide, sostanza nociva e tossica.

Conservazione corretta delle patate

Vediamo come conservare le patate per rendere le preparazioni di cucina in cui si impiegheranno sicure per la salute, adottando alcuni accorgimenti che le faranno durare più a lungo e che ci permetteranno di evitare il rischio di trovarci costretti a doverle buttarle via:

  • Le patate devono essere riposte in un ambiente buio, ma areato: la luce le farebbe diventare verdi e, quindi, non più commestibili e la mancanza di circolazione dell’aria non le farebbe respirare e favorirebbe la formazione di umido.
  • Il luogo di conservazione deve essere privo di umidità, ma non troppo secco, per evitare che mettano i germogli o vadano a male: la cantina è il posto più adatto.
  • Se la cantina è particolarmente umida, è di aiuto porre nelle vicinanze delle patate qualche manciata di calce spenta o di gel di silice.
    Il clima troppo asciutto favorisce la disidratazione, mentre l’umidità facilita la comparsa di muffe e la germogliazione: l’umidità giusta per una conservazione di tipo casalingo deve essere intorno al 75%.
  • La temperatura ottimale per la conservazione delle patate è quella a 10°: in questo caso la germogliazione non avviene prima che siano trascorse alcune settimane.
  • La temperatura del locale non deve scendere sotto i 4°, altrimenti si ha l’indolcimento, che consiste nell’assunzione da parte delle patate di un sapore sgradevole e dolciastro, dovuto all’accumulo di zuccheri derivanti dall’amido che non vengono impiegati quando la naturale respirazione dei tuberi viene rallentata dal freddo intenso ( lo stesso processo che avviene nelle patate riposte in frigo ).
    Quando la temperatura risale a valori più alti, le respirazione ritorna alla normalità  e il gusto dolciastro dovrebbe svanire dopo 10-15 giorni.
  • Le patate gelano a -3° e non sono più commestibili: in caso di ondate di freddo è utile porre su vetri, pareti e porta della cantina dei pannelli di polistirolo o poliuretano.
    In mancanza dei pannelli, potete chiudere i tuberi in cassette di polistirolo: facendo in tal modo non dovrete smaltire i contenitori ne modi adeguati e difenderete le patate dalle gelate.
  • Sempre in caso di freddo intenso, sarebbe bene spostare provvisoriamente le patate in un locale dove la temperatura sia più adeguata per la corretta conservazione.
  • E’ bene mettere le patate, distanziate fra loro in modo che l’aria possa circolare, in cassette di legno e cestini preventivamente foderate con panni di cotone asciutti e poi è conveniente coprirle con fogli di tessuto non tessuto scuro per evitare che prendano luce, ma permettendo all’aria di circolare: è opportuno controllare ogni tanto che non ci sia presenza di umidità.
  • Se si trovano patate intaccate dalla muffa, si devono eliminare subito ( una patata ammuffita contamina le altre) e ripulire perfettamente la cassetta dalle spore per evitare che prolifichino.
  • Se le patate da conservare sono tante, selezionatele per dimensione e varietà e riponetele in cassette di legno foderate con carta di giornale ( sempre distanziate un po’ tra di loro ) e mettendo un foglio tra uno strato e l’altro o, meglio ancora, adoperando il “tessuto non tessuto” per separarli.
  • Le patate non vanno mai sciacquate prima di essere riposte e, se dovete conservare quelle dell’orto, piene di terriccio, esponetele all’aria e al buio per alcuni giorni: la terra sarà facilmente asportabile con l’aiuto di un panno asciutto.
  • Le patate con la buccia danneggiata devono essere consumate il prima possibile e non sono adatte ad essere sottoposte alla conservazione.
  • Se si coltiva l’orto, si possono adoperare le eventuali patate avanzate, sotterrandole a primavera, usandole come semi per iniziare la produzione di un nuovo raccolto.

Personalmente cerco di non conservare le patate per più di 4 settimane e le ripongo in cassette differenti, secondo le date di acquisto che annoto su etichette adesive apposte ai contenitori.

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4 Commenti

  1. scusa ma quindi tutte le patate surgelate da friggere sono nocive. Questo significa non mangiarle più nei ristoranti? Non che io ne mangi ma questa cosa non dovrebbe proprio essere permessa dall’industria alimentare. No?

    • Ciao Manuela.Le patate surgelate da friggere subiscono una lavorazione particolare che ne assicura la commestibilità.Infatti, se ci fai caso, non hanno la consistenza del tubero crudo.

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