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Come si conserva la polenta

Oggi vi spiego come conservare la polenta al meglio, dato che quando la si fa con farina di mais ed acqua, capita spesso di prepararla in eccesso e che ne rimanga inutilizzata una parte e, di conseguenza, ci si ritrova a chiedersi, inevitabilmente e direi quasi “ puntualmente ”, come mantenerne sapore, consistenza e proprietà organolettiche per poi poterla riutilizzare in cucina.

La cosa migliore da fare è cercare di riciclare la polenta avanzata al più presto (il giorno seguente o quello dopo al massimo), facendola grigliare, friggendola, cuocendola al forno col formaggio, aggiungendola a insalate varie o servendola grigliata e a parte con il gulash, ma, anche se per poco tempo, è comunque necessario conservare la polenta nei giusti modi per evitare che si deteriori e diventi inutilizzabile.

Come si conserva la polenta?

Farina di mais in contenitore di ceramica

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Mentre la farina per polenta di granturco di qualsiasi varietà deve essere tenuta in contenitori di vetro o in sacchetti di tela chiusi ermeticamente nella dispensa o in un posto fresco e asciutto lontano dalla luce e da fonti di calore per evitare l’aggressione degli insetti delle derrate alimentari e dell’umidità, la polenta cotta va conservata a temperatura ambiente solo se è ancora calda o tiepida, ma, una volta diventata fredda, bisogna metterla in frigo o nel congelatore.

Conservazione in frigorifero

La polenta avanzata si può conservare in frigorifero per 2-3 giorni, ma occorre  avere alcuni accorgimenti, in quanto tende quasi sempre a rilasciare il liquido, ma talvolta anche a diventare troppo secca:

  • innanzitutto bisogna fare attenzione a lasciarla raffreddare del tutto: riporla nel frigo quando è ancora tiepida, oltre fare consumare una quantità maggiore di energia (i cibi caldi e tiepidi richiedono un maggior dispendio della stessa per refrigerarsi e, in questo modo, non è proprio possibile risparmiare sulla bolletta elettrica 😉  ), comprometterebbe la consistenza e il sapore della polenta, rendendola poco idonea a un successivo riutilizzo;
  • la mia cara nonna Ada era solita avvolgerla in un canovaccio da cucina in tessuto naturale perfettamente pulito: facendo in questo modo l’umidità in eccesso viene assorbita dalla stoffa e la polenta si mantiene fresca più a lungo;
  • in mancanza di un canovaccio, si può disporre la polenta su un piatto “ foderato ” all’interno con 2 fogli di carta da cucina o di alluminio e poi la si deve coprire con la pellicola alimentare trasparente per far sì che non diventi secca;
  •  se si possiede l’apposita macchinetta, per fare in modo che la polenta si mantenga per maggior tempo e conservi le sue caratteristiche il più a lungo possibile, la si può mettere sottovuoto.

Invece di avvolgere la polenta in un canovaccio, alcune persone usano  metterla in un sacchetto di plastica spessa ben chiuso, ma io sconsiglio di farlo, perché, non “ respirando ”, è facile che l’alimento rilasci l’acqua contenuta e diventi umidiccio e informe.

Conservazione in freezer

Molte persone sconsigliano di sottoporre al processo di congelazione la polenta, sostenendo che questo sistema di conservazione non è per niente adatto al tipo di alimento e che ci si ritrova con una specie di “ pappetta ” insipida una volta che  la si è riportata a temperatura ambiente.

Mentre mi trovo d’accordo con loro se si tratta di polenta arricchita da ingredienti particolarmente profumati, come quella al tartufo nero (che riciclo con uova strapazzate al più presto per non farle perdere l’aroma), non lo sono affatto negli altri casi nei quali si può benissimo conservare la polenta avanzata in freezer per evitare che vada a male.

Certamente è preferibile tenerla in frigorifero, ma, quando è troppa per poterla consumare entro 72 ore al massimo e la sola alternativa è buttarla via, io la metto nel freezer senza farmi dei problemi, perché so per esperienza che, se la si congela correttamente e poi si cucina nei modi adeguati, perderà poco in compattezza e gusto.

Come congelare e scongelare la polenta

Polenta affettata sul tagliere

Dato che bisogna evitare il congelamento del panetto di polenta intero, perché diventerebbe floscio e immangiabile una volta scongelato, lo taglio a fette piuttosto sottili, che sistemo, separate tra di loro, su un vassoio ricoperto da carta da forno.

Le sottopongo, poi, al trattamento del freddo in piano all’interno del primo scomparto del freezer partendo dall’alto e, una volta che sono congelate e diventate dure, le trasferisco negli appositi sacchetti da gelo trasparenti ben chiusi e le conservo in un cassetto più basso del congelatore per 60 giorni.

Se ne può prolungare il congelamento anche fino a 3 mesi, ma ho notato che dopo le prime 8 settimane tendono a perdere in sapore e a diventare insipide, a meno che non siano messe sottovuoto.

Le riutilizzo all’occorrenza, ancora congelate, mettendole in una pirofila unta all’interno assieme a fiocchetti di formaggio (l’ideale è il gorgonzola, ma anche la crema di taleggio non è male come abbinamento)  e a una generosa spolverata di parmigiano grattugiato sulla superficie, e facendo gratinare il tutto nel forno preriscaldato.

È anche possibile friggere o grigliare le fette avanzate, ma bisogna tener sempre presente che la polenta tenuta in freezer rilascia acqua quando la si scongela.

Se decidete di decongelarla prima dell’utilizzo, abbiate l’accortezza di farla rinvenire lentamente nel frigorifero e di tamponarla poi con carta da cucina per rimuovere più liquido possibile.

In ogni caso, secondo la mia opinione e quella dei cuochi e dei gourmet da me interpellati per avere il loro parere in proposito, “ il riciclo al gratin ” con un formaggio saporito è sempre il modo ottimale per cucinare la polenta conservata sia in frigorifero  sia nel freezer. 🙂

Idee per cucinare la polenta:

Credit photo intestazione: Flickr.com by Evihayama

Credit photo farina di mais: Flickr.com by Rebecca Siegel

Credit photo polenta affettata:  Flickr.com by Kim Siever

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14 Commenti

  1. Spesso con la polenta sbaglio dosi, quindi mi fa comodo conoscere il perfetto modo per conservarla. Anche se solitamente la riciclo il giorno dopo friggendola e cospargendola con abbondante zucchero, una delizia di cui mio figlio e’ ghiotto!

    • Ciao Sabina e grazie della visita. Non sapevo della polenta fritta con lo zucchero, ma mi sa tanto che sia una squisitezza e voglio provarla 🙂

  2. Io sono siciliana, quando il mio fidanzato si è trasferito in Veneto il primo incontro ravvicinato con la polenta mi ha lasciata un po’ perplessa…poi pian piano ho imparato ad apprezzarla tanto che anche mia mamma si è cimentata nella preparazione! Grazie di questi preziosi consigli, li userò sia qui che in Veneto 🙂

  3. Mangio spesso la polenta, mi hai dato delle ottime informazioni che mi servono, grazie. di solito cucino la dose giusta da consumare

  4. Infatti è meglio consumarla presto ed evitare l’uso del freezer, ma a volte io la devo congelare per forza e allora poi la faccio al forno col formaggio.Buona Pasquetta, carissima Edvige!

  5. Ma quando fanno polenta dalla mie parti o nella regione non credo avanzi mai nulla 🙂
    Comunque se mi avanza la conservo per il giorno dopo solo in frigo. Secondo me la polenta non va mai surgelata proprio per il rilascio di acqua. L’unica che si può surgelare ma non conviene è quella che si acquista già pronta ma direi che per un amante di polenta non è il massimo……non è male quella di cottura veloce che puoi calcolare la quantità che userai.
    Buona Pasquetta cara spero che Pasqua l’abbia passata bene.

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