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Come rimuovere le etichette da bottiglie e barattoli con i metodi più efficaci

Oggi voglio spiegarti quali sono i sistemi migliori per togliere le etichette da bottiglie e barattoli facilmente senza danneggiarli, dato che riutilizzare i contenitori alimentari non è solo una prassi sostenibile da adottare in difesa dell’ambiente, ma permette anche di risparmiare.

Infatti questi oggetti di uso comune che di solito buttiamo nell’immondizia una volta svuotati del loro contenuto, si possono ancora impiegare  nella conservazione di cibi e bevande o li si possono trasformare in simpatici complementi da arredo per abbellire la casa (come porta candele, contenitori per pout-pourri, salvadanai, soprammobili, scatole per biscotti, etc.).

Ciò nonostante, la stragrande maggioranza delle persone se ne sbarazza proprio perché presentano immagini, scritte varie e marchi appiccicati in superficie.

Certamente le etichette possono costituire un problema di ordine estetico o pratico al riciclo di bottiglie e vasetti, ma esistono dei procedimenti per portare a nudo questi oggetti senza perdere troppo tempo e in tutta sicurezza, che permettono di riusarli al meglio senza doverne acquistare di nuovi e di salvaguardare il pianeta e il proprio portafoglio allo stesso tempo.

Se igienizzare il vetro alimentare può essere semplice, tu penserai che non lo sia altrettanto riuscire a rimuovere perfettamente le targhette adesive e i residui di carta e di colla lasciati dalle stesse sulla sua superficie esterna o su quella di altri materiali, specie se sono stati impiegati mastici tenaci per apporvele.

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Ma, seguendo i miei consigli e senza fare come coloro che usano togliere etichette con soda caustica, solvente nitro ed altre sostanze pericolose, si può riuscire a svolgere questo lavoro con il minimo d’impegno e di sugo di gomito, usando prodotti sicuri pensati a questo scopo o sostanze del tutto naturali che solitamente teniamo in casa.

Flacone di shampoo senza etichetta

I suggerimenti che troverai in questo post non valgono solo per togliere le etichette dal vetro, ma puoi seguirli per staccarle anche da plastica, materiali ferrosi e ceramica.

L’importante è che non si tratti di superfici assorbenti, dalle quali è quasi sempre impossibile mandare via le macchie causate dalla colla.

In ogni caso, tieni sempre in considerazione le caratteristiche e i limiti del materiale che andrai a trattare per non fare danni.

Se hai le unghie laccate, non usarle mai di usarle “ a mo’ di lima ” per grattar via le etichette per evitare sbeccature dello smalto che renderebbero necessario rifare la manicure.

Come staccare le etichette da vetro, plastica, ceramica e latta agevolmente

Di solito, per rimuovere le etichette di carta meno ostiche, basta sottoporre i contenitori a un ciclo in lavastoviglie con ammollo ad alta temperatura per poi asportarle con facilità.

Ma io non adotto più tale sistema da quando ho dovuto richiedere l’intervento dell’assistenza tecnica dell’elettrodomestico, perché  non riuscivo a liberarne il filtro intasato dai pezzi delle etichette delle numerose bottiglie da vino vuote che avevo sottoposto al lavaggio.

Memore della “ dispendiosa ” esperienza, da allora preferisco togliere le etichette manualmente.

Come faccio? Adottando i seguenti metodi.

Come eliminare le etichette tramite immersione

Bottiglie a bagno in acqua nel lavello

Il sistema dell’immersione è, senza dubbio, il più semplice tra quelli che non prevedono l’uso della lavapiatti e di sostanze chimiche.

Tuttavia, come scrivevo prima, funziona alla perfezione quando le etichette da asportare non sono state apposte a bottiglie e vasi con colle speciali che alcune aziende (in particolare quelle della birra) usano nel confezionamento dei loro prodotti per evitare che si attacchino agli imballaggi.

In ogni caso, ti consiglio di sottoporre a tale trattamento tutti i contenitori lavabili con acqua calda che vuoi liberare dalle etichette, perché, anche se non riesci a ripulirli del tutto da quelle particolarmente tenaci, poi ti sarà più facile eliminarle negli altri modi che trovi sotto.

Inoltre il calore scioglierà eventuali incrostazioni presenti sul collo del barattolo, che, se non rimosse, potrebbero renderlo di di difficile apertura nel caso che tu lo voglia chiudere con un coperchio.

Procedi in questo modo:

  • tappa il lavello, riempilo di acqua molto calda (ma non bollente) e aggiungi un po’ di detersivo per piatti o di sapone di Marsiglia;
  • immergici dentro completamente i contenitori etichettati in modo che l’acqua saponata entri anche al loro interno;
  • lascia agire l’ammollo per una notte.

Nella stragrande maggioranza dei casi, la mattina dopo le targhette si saranno già staccate da sole o, sollevandone un angolo e tirandole con la mano, verranno via senza opporre resistenza.

Non volendo occupare il lavello, puoi usare una bacinella dalla capienza adeguata: la sostanza non cambia, ma ti consiglio comunque di tenere i contenitori a bagno a lungo in modo che la colla possa sciogliersi bene e non solo 10 minuti come molti suggeriscono di fare.

Se l’oggetto che desideri portare a nudo è delicato, presentando decorazioni ed elementi in materiali diversi che ne impediscono l’immersione, passa ripetutamente un panno  inumidito della soluzione di acqua calda e detersivo solo sull’etichetta per non bagnare il resto.

Lascia riposare in modo che il collante possa ammorbidirsi e poi, quando i bordi dell’etichetta cominceranno a staccarsi, prendili con le dita, sollevali e comincia a tirarli per riuscire a staccarla tutta intera, bagnandone ancora le parti che stentano a scollarsi, e ripeti il procedimento se è necessario farlo.

Sistemi più validi per togliere le etichette adesive maggiormente ostinate

Se il metodo dell’immersione non funziona, è probabile che l’etichetta sia fatta in particolari film plastici o sia stata apposta al manufatto con bobine autoadesive.

Perché e come usare uno stacca etichette specifico

In questi casi io adopero lo spray Adhesive Remover della Tesa, specifico rimuovi-colla a base di limonene, privo di silicone e contenente sostanze innocue che non rilasciano residui inquinanti nell’aria che respiriamo.

Impiego questo prodotto (adatto a vetro, plastica e superfici metalliche e che non cola)  non solo per il fatto che è il più efficace nella rimozione delle etichette dal vetro tra quelli che ho provato fino adesso, ma anche per il motivo che il suo utilizzo mi permette di risparmiare tempo e fatica nell’eliminare le tracce di colla rimaste sugli oggetti trattati.

Il suo uso è semplice: si spruzza direttamente sull’etichetta, si aspetta qualche minuto e poi la si toglie con una spugna, uno straccio svedese asciutto o con una spatola.

Staccata l’etichetta, il prodotto, in grado di raggiungere i punti più difficili dei manufatti, va applicato una seconda volta per eliminare i residui di colla.

Se non vuoi nebulizzarlo, puoi spruzzarlo su un panno da passare sull’etichetta.

Dato che ne ho potuto verificarne l’efficacia e che ha un buon rapporto qualità-prezzo,  per me l’Adhesive Remover è il miglior prodotto per togliere le etichette appiccicate all’esterno di bottiglie e di vasi per alimenti.

È possibile che esistano prodotti altrettanto buoni, ma finora si è rivelato il più valido assieme al Solve Col (che è naturale, non intacca e si può usare anche sul legno ma costa di più)  tra quelli che ho provato.

Sebbene, a mio avviso, usare un prodotto apposito è il modo più comodo e veloce per togliere le etichette facilmente, ci sono anche altri sistemi casalinghi per farlo, anche se devo avvisarti che in caso di mastici assai resistenti non sono altrettanto efficaci.

Vediamoli insieme.

Usare il calore a secco

Il calore a secco può essere usato per scollare le etichette per mezzo dell’asciugacapelli o dell’“ imbottigliamento ”.

Disegno di asciugacapelli con getto di aria calda

Il primo sistema, efficace nell’ammorbidire i collanti delle bobine autoadesive, usati sovente dalle industrie nel confezionare i loro prodotti, consiste nel regolare il getto di aria calda del phon alla massima temperatura e nel dirigerlo verso l’etichetta, asciutta e non precedentemente bagnata, per 1 minuto.

Facendo staccare in questo modo la colla, sarà più facile tirare via l’etichetta, aiutandoti con una spatola o con la parte piatta di un coltello.

Puoi anche servirti del bordo di una tessera plastificata, come si fa per sbrinare meccanicamente i vetri dell’auto ghiacciati in mancanza di un raschietto apposito, ma usane una che non ti serve più, perché potrebbe smagnetizzarsi.

In ogni caso, non impiegare lame taglienti, specie se devi togliere etichette dalla latta graffiabile facilmente, dato che potrebbero rovinare o rigare con segni antiestetici i contenitori e impedirtene il riciclo.

Nel secondo metodo, conosciuto dalle nonne e che consente ai collezionisti di etichette dei vini di staccarle senza sciuparle, per prima cosa si versa nella bottiglia o nel barattolo dell’acqua caldissima ma non bollente (l’eccessivo calore ne potrebbe provocare lo scoppio o lo scioglimento a seconda del materiale in cui è fatto il contenitore) fino al bordo superiore dell’etichetta.

Si aspetta una decina di minuti e poi, salvaguardando le mani con uno straccio per non ustionarsi, si scolla l’etichetta con le dita delicatamente.

Alcuni produttori amatoriali di vino e di birra usano mettere le bottiglie di vetro direttamente sulla fiamma del fornello o nel forno per staccare poi agevolmente le etichette e dicono che entrambi i metodi funzionano, ma io non li ho mai voluti provare per il rischio che esplodano e ti consiglio caldamente di non fare la verifica neppure tu, perché non vale proprio la pena esporsi a pericoli inutilmente.

Come rimuovere i resti di colla da bottiglie e vasi

Una volta tolta l’etichetta da un oggetto riciclabile in cucina o in casa, bisogna ripulirlo dai residui di colla (e talvolta anche di carta) che possono rimanere  sullo stesso se non si ha la fortuna che siano andati del tutto via dopo averlo sottoposto a uno dei trattamenti visti sopra.

WD-40 in bomboletta spray

Invece di usare sugo di gomito e paglietta a gogò, stancandomi e rischiando di provocare graffi e rotture, adopero solitamente a questo scopo, come ho indicato prima, lo sciogli colla della Tesa.

Tuttavia, se hai in casa il WD-40, prodotto multifunzione usato per sbloccare serrature, detergere macchie di grasso e di catrame e per prevenire gli effetti corrosivi dovuti all’umidità e al gelo, puoi benissimo impiegarlo, dato che è anch’esso eccezionale nel rimuovere la colla in qualche secondo.

Io, che non ne rimango mai senza, lo uso quando non dispongo dell’Adhesive Remover per mandare via le tracce di ogni tipo di mastice e sono molto soddisfatta dei risultati che ottengo senza faticare e in pochissimo tempo.

Tuttavia, per precauzione, non lo impiego se devo togliere etichette dai piatti o da superfici che entrano in diretto contatto con alimenti, perché contiene comunque sostanze chimiche ( in tali casi adopero acqua saponata calda una spugna).

Il  prodotto in spray svolge bene il suo compito, ma, poiché si tratta di una soluzione oleosa, dovrai poi lavare il contenitore trattato con un detergente per eliminare l’untuosità che lascia.

In alternativa puoi usare uno sgrassante, come quello della Chanteclair: lo spalmi sulla parte interessata, attendi 3 minuti, ci passi sopra uno straccio per toglierlo assieme alla colla residua e, infine, sciacqui con acqua tiepida o calda.

Per eliminare i resti dei collanti delle etichette plastificate e di quelle di carta, sono assai efficaci anche i solventi per lo smalto delle unghie contenenti acetone, mentre ho verificato che l’alcol sia denaturato sia isopropilico e lo smacchiatore Avio (tossico e da non inalare ed evitare di toccare a mani nude) non sono affatto risolutivi.

Ho anche provato ad usare una vecchia crema solare, cosa  che molti sul web consigliano di fare, ma dopo qualche minuto ho desistito, perché il suo utilizzo è faticoso ed  molto meno efficace di quello dei rimedi visti sopra.

Se preferisci impiegare sostanze naturali al 100%, puoi usare una pastetta fatta con 1 cucchiaio di olio e 1 di bicarbonato per eliminare la colla dai vari materiali in questo modo:

  • strofinala in abbondanza sui resti collosi e sugli eventuali residui di carta
  • lasciala agire per 1 ora, in modo che la presa della colla si allenti
  • rimuovila assieme ai rimasugli ammorbiditi con un panno prima di passare al lavaggio

Abbastanza validi nel rimuovere i collanti sono anche gli oli essenziali di eucalipto e di arancia, ma sono costosi e non mi sembra proprio il caso di sprecarli quando si possono usare prodotti economici maggiormente risolutivi.

Una mia amica mi aveva consigliato di usare la spazzola a vapore, ma ho provato a farlo e i risultati sono stati deludenti (mentre la trovo fantastica nella rimozione delle tracce di muffa).

Ora che ti ho spiegato cosa è meglio fare per riuscire a togliere le etichette e i residui di colla da bottiglie e barattoli velocemente e senza sforzi, devo, però, farti presente che esistono targhette adesive che è impossibile staccare dai vari materiali senza danneggiarli.

Se due dei metodi più efficaci indicati sopra falliscono, non perdere tempo in ulteriori tentativi inutili, ma impiegalo fruttuosamente per rimuovere altre più facili a scollarsi dai contenitori per alimenti che vuoi riciclare.

 

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