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Come eliminare le macchie di muffa da materiali vari

Abbiamo già visto come prevenire la muffa nella propria abitazione, come eliminarne segni, puntini, chiazze e “fioriture” dalle pareti e dai dai tessuti ed oggi voglio ancora rimanere in tema  con i modi più efficaci che conosco per rimuovere le macchie di muffa su arredi e oggetti vari di diversi materiali.

Appena ci si accorge che il fungo, dovuto principalmente alla presenza di umidità, ha attaccato qualcosa in casa, bisogna agire tempestivamente, anche perché le sue spore sono nocive per la salute, provocando allergie, malesseri di vario genere e danni all’apparato respiratorio e al sistema immunitario.

Come al solito, i miei consigli sono frutto del mio vissuto personale e, dato che da decenni ormai sono costretta a combattere con la muffa provocata dalla condensa che si forma spesso nei locali in cui vivo, ho fatto moltissime “prove sul campo” ed oggi voglio indicarvi solo i sistemi che reputo più validi, tralasciando quelli che mi hanno lasciato perplessità di vario genere.

Come mandare via la muffa dai diversi materiali senza danneggiarli

Se si è formata la muffa sulle spugne da cucina e da bagno, le si deve immergere in una soluzione preparata con 1 parte di acqua calda e 1 di acqua ossigenata e lasciarla agire 20 minuti prima di sciacquarle, strizzarle bene e lasciarle asciugare al sole.

La muffa sulle piastrelle si toglie facilmente passandole con un panno imbevuto di acqua calda e bicarbonato di sodio, mentre l’eliminazione della stessa dalle congiunzioni richiede l’uso di un vecchio spazzolino da denti, col quale si sfrega energicamente una pastetta sempre a base di bicarbonato ed acqua calda.

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Al posto del bicarbonato è possibile anche adoperare aceto bianco.

Il vano e la porta della doccia possono essere trattati con una soluzione di aceto bianco ed acqua demineralizzata ( 2 cucchiai per 1 tazza), lasciandola agire per 10 minuti prima di sciacquare.

Se la tenda della doccia presenta macchie di muffa, procedete in questo modo:

  • mettetela in lavatrice con 2 asciugamani grossi e fate un lavaggio delicato con bicarbonato  ( 3/4 di una tazza );
  • aggiungete un bicchiere di aceto bianco al ciclo di risciacquo;
  •   lasciatela asciugare all’aria aperta e, possibilmente, al sole.

Le macchie di muffa sulla tappezzeria si trattano mescolando  1/2 litro di alcol denaturato di buona qualità con 1 tazza d’acqua demineralizzata: se ne imbeve un panno morbido e pulito e si tamponano accuratamente le macchie.

Durante questa operazione bisogna essere molto cauti e agire con delicatezza, in modo che non si formino antiestetici rigonfiamenti e bolle.

Muffa sul legno: la prima cosa da fare è l’asportazione del fungo con uno straccio lievemente umido; poi si passa un altro panno inumidito ( inumidito solamente e non bagnato, in modo che il legno non si rovini)  con acqua tiepida e detersivo delicato per piatti, si ripassa con uno straccio pulito, si asciuga con un pezzo di stoffa morbido e asciutto e si arieggia la stanza per farle prendere aria ed eliminare l’umidità.

I panni adoperati si devono buttare via subito dopo l’uso per non propagare il fungo e diffonderne le spore nell’ambiente circostante.

Muffa sulle tende da sole?

Esistono in commercio dei prodotti specifici, ma, se non li avete a disposizione, potete provare a sostituirli con questo vecchio e sempre valido rimedio della nonna:

  • sciogliete 1 tazza di sale e 1 tazza di succo di limone in 4 litri d’acqua;
  • lavate a fondo il drappeggio con la soluzione;
  •  fate asciugare al sole, assicurandovi e poi assicuratevi che le tende siano perfettamente asciutte prima di rimontarle.

Le macchie di muffa sugli asciugamani bianchi si eliminano nel seguente modo:

  • mettete in una bacinella capiente la biancheria da trattare;
  • riempite una pentola di acqua e aggiungete succo di limone (1 limone per litro d’acqua), sale grosso (1 cucchiaio per litro), aceto bianco (1/2 tazza per litro) e mescolate bene il tutto;
  • versate la soluzione nella bacinella con gli asciugamani e immergeteli completamente nella soluzione;
  •   sigillate il recipiente con la pellicola e lasciatelo al sole per l’intera giornata.

Il giorno dopo fate un risciacquo in lavatrice; ripetete poi un ciclo di lavaggio a 60 gradi, mettendo nel cestello una tazza di sapone di Marsiglia a scaglie, 100 ml di acqua ossigenata a 30 volumi (o 4 cucchiai di percarbonato di sodio, ottimo candeggiante antibatterico per  capi bianchi e resistenti), e 2 cucchiai di bicarbonato.

Fatto questo, sottoponete gli asciugamani a un altro ciclo col normale detersivo e aggiungete nella vaschetta dell’ammorbidente un po’ di aceto bianco per rimuovere eventuali residui.

Per eliminare le macchie di muffa sul rivestimento del piumone, bisogna strofinarle con sapone di Marsiglia a secco e lascialo agire per 1 ora.

Poi si deve tamponare la parte macchiata e insaponata con acqua ossigenata a 40 volumi, coprire la zona trattata con la pellicola (in modo che non circoli l’aria) e lasciare  il manufatto al sole.

Infine si sciacqua accuratamente il piumone e lo si lascia asciugare del tutto.

In ogni caso, il piumone da letto, particolarmente soggetto a riempirsi dei puntini scuri tipici dell’umidità, va fatto arieggiare almeno 2 volte alla settimana durante l’uso.

Se nella lavatrice si riscontrano macchie di muffa, bisogna asportarle, indossando guanti di gomma e mascherina, con uno straccio (da eliminare al più presto dopo l’operazione)  imbevuto di acqua e candeggina (9 parti di acqua e 1 di candeggina).

Poi si fa fare un ciclo completo, mettendo nella vaschetta del detersivo ancora una tazza di varechina.

Infine si ripete  il ciclo a vuoto con sola acqua e 1 bicchiere di aceto bianco.

Lo stesso procedimento è valido anche per la lavapiatti, ma, in questo caso, la candeggina va sempre sostituita con aceto bianco per poi non contaminare le stoviglie.

Mentre si può lavare la pelle sintetica liscia, quella in cuoio colpita dal fungo va passata con un panno imbevuto di una soluzione di alcool denaturato ed acqua; si lascia asciugare, si sciacqua con uno straccio umido, si ripassa nuovamente un panno con acqua e sapone neutro, si risciacqua ancora e si lascia asciugare completamente.

Per pulire scarpe e borse in vernice, è utile strofinarle delicatamente con del cotone bagnato con latte vaccino ( lo stesso sistema va bene anche per la maggior parte di divani e poltrone in pelle liscia).

Se si tratta di pelli scamosciate, è reperibile una speciale gomma apposita per trattarle presso i negozi specializzati nella cura delle calzature o passarle ripetutamente con la spazzolina di para (lavatela bene con acqua e sapone dopo l’uso per eliminare le spore).

Consiglio d’impiegare la gomma di schiuma specifica in grado di mandar via generalmente ogni taccia di muffa, ma, se usate la spazzolina e il trattamento non fosse sufficiente, si può provare a cospargere le macchie sul camoscio con polvere secca di lievito per dolci e sistemarci sopra un foglio di carta assorbente: la si lascia agire per 2 ore e poi si spazzola bene, applicando un po’ di maizena.

Spesso capita che, anche se abbiamo fatto il possibile per conservare i libri nei modi più idonei, la muffa attacchi le pagine e la rilegatura dei nostri amati volumi.

Cosa si può fare  in tale evenienza?

Andate all’aperto e,  proteggendovi con una mascherina, spolverate via le spore; poi  cospargete di borotalco le parti aggredite dal fungo e lasciate agire per 1 ora; rimuovete infine il talco con un pennello a setole naturali ( non sintetiche).

Devo dire, per esperienza, che questo metodo funziona egregiamente se la muffa non è ancora penetrata in profondità e non Ha assunto una colorazione marrone.

Un altro modo per trattare un libro ammuffito è quello di chiuderlo dentro un sacchetto di plastica sigillato, possibilmente sottovuoto, mettendolo poi a congelare nel freezer per 2 giorni.

Occorre quindi procedere allo scongelamento molto lentamente e togliere la muffa all’aria aperta con un pennello morbido in setole naturali.

C’è comunque da dire che se l’infestazione ha già provocato macchiette e fioriture, queste rimangono sulla carta (anche se i restauratori specializzati riescono spesso ad attenuarle sui tagli con l’uso di carta vetrata apposita di grana finissima): ragion per cui la cosa migliore da fare prima che si manifesti la comparsa dell’odioso fungo, è adottare tutti gli accorgimenti possibili per prevenire la muffa nei libri. 😉

Nelle pulizie e faccende di casa cerco di usare il più possibile rimedi fai da te ed ecologici, ma devo ammettere che il Rimuovi Muffa Naturale della Schimmel, prodotto peraltro innocuo e rispettoso dell’ambiente, mi ha permesso di rimuovere le macchie di muffa più ostiche dai materiali più diversi.

Se volete sapere come eliminare altri tipi di macchie, date un’occhiata anche a:

Credit photo macchia muffa su sfondo arancio: Ronad Dee for Flickr.com

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4 Commenti

  1. Per caso, mi sa dire come togliere macchie di muffa da un materasso non sfoderabile? Gliene sarei ETERNAMENTE grata. Laura Volpi

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