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Ecobonus e detrazioni fiscali per riqualificazione energetica 2016

Siamo ancora in tempo per poter usufruire dell’Ecobonus  e delle detrazioni fiscali delle spese sostenute per la riqualificazione energetica di edifici ed appartamenti: le agevolazioni per le ristrutturazioni di casa riguardanti pannelli fotovoltaici, impianti solari per la produzione di energia “verde” ed acqua calda, climatizzatori e caldaie e per gli interventi di domotica restano in vigore fino al 31 dicembre dell’anno in corso.

Se avete intenzione di fare dei lavori in casa che rientrano in questi ambiti, è bene sapere in che cosa consistono questi incentivi fiscali e decidere di procedere alle ristrutturazioni entro la fine dell’anno ( secondo alcune voci le agevolazioni fiscali dovrebbero essere prorogate per tutto il 2017, ma sono solo “voci” ed è meglio non fidarsi 😉 ).

Gli sconti Irpef per chi effettua spese destinate a riqualificare l’efficienza energetica della propria casa sono compresi tra il  50 e il  65% a seconda del tipo d’intervento ed è grazie a questi che negli ultimi anni in Italia è migliorata di molto la situazione energetica di migliaia di abitazioni.

Ma, se da un lato la normativa crea incentivo, dall’altro la burocrazia ostacola non poco la diffusione degli impianti per produrre energia elettrica pulita ( sovrapposizioni di norme con regolamenti che spesso variano da quartiere a quartiere nella stessa città 🙁  ).

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Quali sono gli interventi nelle unità abitative che permettono di usufruire dell’Ecobonus e delle facilitazioni fiscali?

Vediamoli insieme.

Pannelli fotovoltaici per produzione di energia elettrica

L’installazione di pannelli solari sul tetto o nel giardino della propria casa per realizzare un impianto fotovoltaico ( fino a 20k W di potenza ) che permetta di produrre energia verde e risparmiare sulla bolletta elettrica ha diritto ad una detrazione Irpef del 50% per recuperare parte delle spese sostenute.

In questo caso l’incentivo è lo stesso di quello previsto per i lavori di ristrutturazione edilizia e non lo si deve confondere con l’Ecobonus del 65% previsto per gli interventi di miglioramento energetico.

L’agevolazione è prevista anche per impianti fotovoltaici condominiali e per gli immobili adibiti ad uso abitativo c’è anche l‘IVA agevolata al 10 % ( anziché al 22% ).

Il limite massimo per il calcolo della detrazione è 96000 euro per spese effettuate dal 26 giugno 2012 al 31 dicembre 2016 e lo sconto fiscale deve essere suddiviso in 10 quote annuali dello stesso importo.

Pannelli fotovoltaici per produzione di acqua calda

Le spese sostenute per pannelli fotovoltaici destinati alla produzione di acqua calda, invece, rientrano a pieno titolo tra quelle che hanno diritto all’intero Ecobonus del 65%  ( non mi è chiaro il perché  del  diverso trattamento, ma…è così ).

La stessa agevolazione fiscale è prevista per le spese sostenute per migliorare l’efficienza energetica delle case, come coibentazioni contro condensa e umidità, rifacimento d’infissi e serramenti, etc. ).

Il tetto massimo di spesa è 60000 euro (come sopra, dal 2012 alla fine dell’anno corrente e  ammortizzazione in 10 anni ).

Caldaie e climatizzatori

Anche cambiare il vecchio impianto con uno nuovo a pompa di calore che permetta di risparmiare sul riscaldamento e sia in grado di fornire aria calda d’inverno e fredda in estate rientra negli interventi per cui è previsto l’Ecobonus con detrazione del 65%, ma l’impianto deve sostituire uno preesistente e deve essere ad alta efficienza.

L’Ecobonus è previsto anche per la sostituzione d’impianti di climatizzazione invernale con altri dotati di caldaia a condensazione e contestuale messa a punto del sistema di distribuzione del riscaldamento.

In questo caso l’incentivo viene calcolato su un valore massimo di 30000 euro di spese sostenute per i lavori.

La novità di quest’anno è che possono usufruire dell’Ecobonus anche i lavori che rientrano nell’ambito della domotica e per l’installazione di dispositivi multimediali per il controllo da remoto di impianti di climatizzazione, riscaldamento e produzione di acqua calda nelle unità abitative.

Bonus elettrodomestici

Il bonus, che dà diritto a una detrazione Irpef del 50% e fino a 10000 euro ( in totale dal 26 giugno 2013 al 31 dicembre 2016 ) per chi acquista un nuovo elettrodomestico in seguito a lavori di ristrutturazione ( l’acquisto deve essere fatto in un secondo tempo rispetto all’intervento di ristrutturazione, la cui data d’inizio deve essere antecedente, certificata e documentata ) va anch’esso suddiviso in 10 rate annuali di pari importo da inserire nella dichiarazione dei redditi.

Gli apparecchi devono appartenere alla categoria dei grandi elettrodomestici e la loro classe energetica non può essere inferiore a A+ e ad A per i forni e altri apparecchi classificabili.

La spesa sostenuta va documentata con fattura ed altri documenti probatori e non può essere pagata in contanti o con assegno, ma con carte di credito o di debito e a mezzo bonifico bancario o postale ( in questo caso bisogna compilare l’apposita causale per i bonifici relativi ai lavori di ristrutturazione fiscalmente agevolati ed inserire il codice fiscale del beneficiario dell’agevolazione e codice fiscale o partita IVA del beneficiario del bonifico ).

Se si utilizza la carta di credito o di debito la data riportata sulla ricevuta telematica deve essere la stessa dell’effettivo utilizzo del mezzo di pagamento e non quella dell’addebito della spesa sul conto corrente del titolare.

Anche le spese di trasporto e di montaggio devono essere documentate con fattura o ricevuta fiscale e pagate con carta di credito, di debito o con bonifico.

Per saperne di più sul bonus elettrodomestici e sul bonus mobili, rimando al link dell’Agenzia delle Entrate.

Questo in linea generale, ma dato che in Italia i cavilli sono sempre dietro l’angolo, vi suggerisco di farvi consigliare da un esperto ( può anche essere l’amministratore del condominio o il responsabile di una ditta appaltatrice seria ) sul vostro singolo caso per essere sicuri di poter usufruire dell’Ecobonus e delle detrazioni Irpef previste per gli interventi di riqualificazione energetica.

Credit photo: Ariston

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