Dato che le cipolle, assai impiegate in cucina e il cui consumo favorisce il benessere dell’organismo, possono provocare pesantezza di stomaco in molte persone, ora ti spiego come faccio io a rendere la cipolla più digeribile grazie ai preziosi consigli di nonna Ada e a una pluridecennale esperienza ai fornelli.
Al contrario di quello che si potrebbe pensare, è più facile digerire la cipolla se la si mangia cruda, poiché questo ortaggio contiene degli enzimi che facilitano la digestione e che vengono inattivati con la cottura.
La cipolla cruda, il cui consumo è controindicato per chi soffre di gastrite, riflusso gastrico e ulcera, è meno pesante di quella cotta, anche se provoca la comparsa del tipico cattivo odore simile a quello dell’aglio nell’alito di chi l’ha mangiata anche fino a 72 ore dall’ingestione.
Per evitare di “ tramortire ” chi ci sta accanto dopo che abbiamo mangiato cipolla raw valgono gli stessi rimedi e accorgimenti utili per combattere la puzza di aglio nell’alito.
Prima di metterti a conoscenza dei diversi e vecchi “ trucchi del mestiere ” più efficaci ed usati tuttora dai cuochi per evitare che il versatile tubero sia un mattone sullo stomaco, ti faccio presente che le cipolle più digeribili sono quelle di Vatolla e quelle di Cannara, varietà coltivate rispettivamente nel Cilento e nel Perugino e reperibili in tutta Italia.
Come si fa a rendere la cipolla maggiormente digeribile?
Ecco gli accorgimenti che puoi adottare per renderla più light:
- Evita di friggerla e soffriggerla, ma falla solo “ appassire ” in pochissimo olio e acqua calda a fiamma bassissima nel tegame coperto col coperchio, facendola solo diventare trasparente ed evitando che prenda colore.
- Puoi anche farla stufare aggiungendo un po’ di latte: facendo in questo modo se ne riduce l’acidità e, di conseguenza, non solo la si rende meno pesante, ma le si conferisce pure un gusto più “ ingentilito ”.
- Se devi fare un soffritto vero e proprio, falla prima appassire in un po’ d’ acqua e vino bianco (o in acqua in cui avrai fatto sciogliere una presa di dado) e poi rosolala brevemente.
- Non adoperare cipolle vecchie e conservate a lungo, ma cerca sempre d’impiegare in cucina tuberi freschi e sodi, dal sapore maggiormente delicato e ricchi di enzimi che aiutano la loro digestione.
- Evita gli accostamenti con cibi particolarmente grassi e pesanti per lo stomaco, come quello degli onion rings con altri fritti e delle cipolle caramellate con il Puzzone di Moena, dato in questi casi digerire la cipolla è veramente un’ “ impresa ardua ”.
- Abbina la cipolla alle erbe aromatiche e a spezie dotate di proprietà curative e digestive (finocchio, origano, basilico, zenzero, prezzemolo e menta).
- Affettala e mettila bagno per qualche ora in una ciotola contenente acqua fredda o latte, cambiando il liquido di ammollo 2 o 3 volte prima di consumarla cruda o di impiegarla nelle preparazioni che necessitano di cottura.
- Se vuoi aggiungere la cipolla all’insalata per renderla più salutare e gustosa, tagliala a fette sottili, tamponale con sale fino, immergile per 5-10 minuti in acqua ghiacciata (per fare in modo che gli elementi pungenti contenuti si riversino nel liquido) e poi sciacquale accuratamente per dissalarle bene, scolale e asciughiamole. La cipolla trattata in questo modo avrà un sapore meno pungente e più delicato e non provocherà pesantezza di stomaco.
- Sempre per facilitare la digestione della cipolla cruda, è possibile immergerla in acqua tiepida e aceto bianco per circa 30 minuti prima dell’utilizzo.
Tra i trucchi della nonna in cucina, ce n’è uno particolarmente “ furbo ” nel taglio della cipolla quando la si vuole cuocere: non va mai sezionata parallelamente alle fibre, per evitare che queste restino intatte e risultino quindi maggiormente indigeste.
Anche i giapponesi mettono in pratica uno stratagemma per rendere la cipolla maggiormente digeribile e conferirle un odore meno pungente e che consiste nel tagliarla a fettine sottilissime e di metterla poi nel ghiaccio per 10 minuti prima di mangiarla cruda o cucinarla.
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