HomeCasaPulizie DomesticheOro giallo: come pulirlo in casa senza rovinarlo

Oro giallo: come pulirlo in casa senza rovinarlo

I nostri amati gioielli d’oro hanno bisogno di manutenzione costante, in quanto le condizioni ambientali e lo stesso uso possono renderli opachi o macchiati.

Ecco alcuni consigli dettati dalla mia esperienza in proposito di come pulire l’oro giallo in casa senza doverlo portare da un centro specializzato nella pulizia dei metalli preziosi.

Innanzitutto, per evitare le tipiche macchiette scure di ossidazione, non lasciamo l’oro al chiuso (cassaforte o cassetta di sicurezza) senza interruzioni per anni e senza mai tirarlo fuori e puliamolo saltuariamente.

Io uso, principalmente, questo sistema di saponatura:

  1.  metto l’oggetto in un pentolino contenente acqua, porto a bollore a fuoco lento, poi aggiungo poco detersivo liquido per piatti e spengo il fuoco.Attenzione! Non bisogna MAI portare a bollore oggetti che non siano unicamente d’oro: in questo caso è bene seguire i suggerimenti  contenuti nel post  sulla pulizia dell’oro bianco per non rischiare di fare danni a volte irreparabili.
  2. Lascio poi riposare 15 minuti  almeno, sfrego l’oro con uno spazzolino da denti a setole morbide, poi sciacquo bene con acqua fredda o tiepida e lo asciugo accuratamente con un panno morbido.
  3.  A questo punto, passo un dischetto per struccare  bagnato di alcol e insisto con lo spazzolino da denti su eventuali macchie.Al posto dell’alcol si possono usare sia il dentifricio (in questo caso, occorre poi sciacquare bene) che acqua e aceto bianco.
  4. Poi lucido con un panno morbido o, ancora meglio, con il panno  per pulire le lenti degli occhiali e i monitor.

Ci sono anche altri sistemi di pulizia dell’oro, veri e propri trucchi della nonna.

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Tra questi io ne adotto saltuariamente due:

  • il primo consiste nello strofinare sull’oggetto polpa di pomodoro fresco (metodo valido per oggetti poco sporchi e in presenza di pietre ed altri materiali).
  • Il secondo è quello di mettere il gioiello in una ciotola contenente acqua a temperatura ambiente e una pasticca per pulire le dentiere, la quale, liberando ossigeno, leva lo sporco in profondità.

Se non si hanno in casa tali pastiglie effervescenti, le si può sostituire con la normale acqua ossigenata, schiarente ed efficace anche nel ridurre l’ingiallimento dei presidi ortodontici in resine e siliconi.

Naturalmente, anche in questi casi, poi si sciacqua l’oggetto in oro e lo si asciuga accuratamente.

Aggiornamento del 30/11/2014:

La scorsa settimana ho avuto la brutta sorpresa di trovare una scatoletta d’oro, che avevo riposto per troppo tempo in un ” nascondiglio” esposto ad umidità, con molte macchiette di ossidazione da ruggine.

Ho provato a farle venire via con la saponatura e i metodi descritti sopra ( tranne l’uso delle pasticche per dentiere, in quanto ne ero sprovvista al momento ), che solitamente funzionano bene nella pulizia dell’oro in casa, ma….niente: anche se il grosso l’avevo eliminato, alcuni segni persistevano. 🙁

Allora, essendo sicura che la piccola scatola era costituita di solo oro giallo ( come dicevo sopra, non bisogna mai portare a bollore oggetti in cui c’è presenza di altri materiali o metalli ), ho fatto ancora la saponatura, ma, assieme al detersivo per piatti ho aggiunto anche un po’ di bicarbonato.

A bollore, ho spento il fuoco e lasciato riposare per 20 minuti, poi  ho sfregato le macchiette d’ossido con lo spazzolino da denti e ho sciacquato.

Ma rimanevano ancora piccolissimi segnetti.

Allora, senza fare passare del tempo, l’ho subito cosparsa di dentifricio, ho insistito su tutta la superficie con lo spazzolino e ho lasciato riposare per 1 ora.

Poi ho sciacquato accuratamente, asciugato bene e lucidato con un panno morbido e…..la scatoletta è tornata come nuova!

Questo ulteriore metodo per pulire l’oro, funziona egregiamente, ma bisogna essere sicuri che non ci sia presenza di altri materiali. 🙂

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Credit photo: Master Tux for Pixabay.com

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